mercoledì 28 luglio 2010

Dottore...è grave?

Nonnasuocera è un po' new age.
Nonnasuocera dopo aver insegnato lettere per anni, si è ritirata in aperta campagna vicino a Cortona (dove vive Jovanotti) e con nonnosuocero coltiva olivi ed un immenso orto seguendo i ritmi sacri della natura.
Nonnasuocera non usa tegami antiaderenti perchè nocivi alla salute.
Nonnasuocera non tiene mai i cibi nella plastica .."che rilascia sostanze..".
Nonnasuocera non usa mai medicine che non siano omeopatiche.
Nonnasuocera è una delle poche in italia che riesce a fare così tanta spesa al naturasì da poter prendere i premi del catalogo.
Nonnasuocera se hai mal di testa ti benedice la fronte con i fiori di Bach.
Nonnasuocera mangia solo cibo biologico e aprendo il nostro frigo fa la spunta di quello che è letale per la salute..e francamente ti fa passare la fame.

Nonnasuocera decide quindi di fare a Pasquins un regalo di compleanno veramente originale: una visita da una dottoressa omeopata vegana.
Io non sono contro tali medicine, sono semplicemente ignorante e, come tale, mi sono recata alla visita da tale dottoressa.
Entriamo in questo studio pieno di incensi in ogni angolo. Alle pareti manifesti per massaggi shatzu (si scrive così?), corsi di riflessologia e cromoterapia.
Ci presentiamo alla dottoressa la quale, dopo "Buonasera", le prime parole che mi rivolge sono le seguenti: "Signora, da quanto tempo indossa queste scarpe?"..guardo le mie onitsuka tiger gialle e blu e mi chiedo se da un po' hanno cominciato a puzzarmi i piedi tanto da far quasi svenire la dottoressa vegana.
Rispondo "mah più o meno da mezz'ora".."ah..bene bene..la gomma blocca.."...
"E il bambino?, da quanto ha su le scarpe? ..(e noo porca miseria, le all star rosse da culla sono il mio ultimo acquisto da feticista dei piedi di neonato..queste non puzzano..le tengo come l'oro) "da venti minuti..più o meno""ah..bene bene..perchè la gomma blocca.."...
Ci mettiamo seduti e dopo un minuto in cui la dottoressa si segna il nome del bambino su una cartellina, mi dice che iniziamo la visita. Prendo allora Pasquins e comincio a slacciargli il body, come nelle migliori visite pediatriche.
"Nooo.." dice la dottoressa..."non lo spogli..si sdrai..si sdrai sul lettino..".."ma chi? IO????"
"Sì certo" dice la dottoressa"
Mi sdraio quindi sul lettino tenendo addosso anche le mie tiger, che essendo al piede solo da mezz'ora, mi spiega la dott., non bloccano l'energia. La dott. mi porge Pasquins e mi dice di tenerlo il più possibile adagiato sul petto. Ovviamente Pasquins a quel punto comincia a berciare (piangere forte per chi non è toscano). La dott. mi dice di toccare l'urlante Pasquins prima sul naso, poi sulle orecchie, poi sulla fronte, poi sulla pancia e poi sui bronchi e, per ogni parte del corpo che toccavo dovevo fare forza con la mia gamba che era spinta in senso opposto dalla dottoressa vegana.
Quindi, dopo 5 minuti in cui stavo sdraiata su un lettino, con un pupo urlante sul petto e una gamba alzata per aria..è arrivato il responso della dottoressa: "il bambino ha il naso chiuso"...

eh..beh..ce voleva la dottoressa vegana......

martedì 20 luglio 2010

Romagna mia

La Romagna è una terra veramente speciale.
Le spiagge della Romangna sono un tripudio di bambini, da zero a 90 anni.
Su tutte le spiagge della Romagna ci sono giochi fantastici per bambini: non solo banali altalene, ma gonfiabili e tappeti per saltare.
Negli alberghi della Romagna ti fanno anche il brodino vegetale, per chi non avesse ancora finito lo svezzamento.
In Romagna il personale degli alberghi è cordiale ed abituato a famiglie con mimmi.
Il mare della Romagna (ok ok..non è l'isola d'Elba, e qui torno campanilista) è piatto e profondo due spanne e per i bimbi, questo, è una libidine...ù
Una vacanza in Romagna non ti fa spendere un patrimonio.

No...non mi sta pagando l'ente turismo della Regione Emilia Romagna...semplicemente per la prima vacanza al mare di Pasquins siamo stati a Rimini con i nonni ed i cugini..ed è stato fantastico!!

mercoledì 26 maggio 2010

Ma è vita questa? (sentirsi sempre in difetto)

Nel posto dove lavoro l’orario ufficiale è dalle otto fino alla fine di tutto il lavoro; il che ha voluto dire, alle volte, stare in ufficio dalle 8 di mattina alle 8di sera.
Per la Genesi il lavoro è una punizione divina che deriva dal peccato originale ed io, che faccio catechismo, non posso che concordare con questa visione del lavoro.
Nei primi tre anni di lavoro mi sono adeguata a questo tipo di vita.
Ho fatto innumerevoli ore di straordinario e non uscivo dall’ufficio se non avevo finito tutto, benché molte cose potessero benissimo essere rinviate al giorno successivo.
Ho quindi passato tre anni a confrontarmi più con i programmi di office piuttosto che con persone umane.
Ok, avevo una vita diversa e quindi andava bene così.
Da quando è nato Pasquins non posso più permettermi di fare straordinari, quindi, me ne vado alle 16,00 pregando di non incontrare uno dei capi e lasciando sulla sedia un maglione o qualche altro capo d’abbigliamento, sperando che se passa qualcuno possa pensare che sono in bagno ;-)
Da quando è terminato il cosiddetto orario “allattamento”, che permette di lavorare 5ore e mezzo anziché 7 ore e mezzo, ritorno a casa alle 16 e 30 e mi restano solo 4 ore per stare col mio bimbo.
Praticamente, quando sono a lavoro mi sento in difetto perché non resto in ufficio quanto sarebbe richiesto per fare carriera e quando sono a casa mi sento in difetto perché passo poche ore con mio figlio.

Ma che è vita questa?

venerdì 14 maggio 2010

Omertà

Dopo aver avuto un figlio ci si rende conto che esiste un patto tacito per cui molte, moltissime cose sulla maternità vengono tenute nascoste da secoli.
Non si sa perchè ai corsi preparto non si parli dell'immane stress fisico e mentale che è l'allattamento (e ve lo dice una che non ha avuto ragadi, poteva allattare due gemelli ed ha allattato fino a 15 giorni fa).
Nessuno dice che i neonati non sono esseri che dormono e mangiano: sono esseri che mangiano ogni ora e dormono al massimo 45 minuti...i primi tempi.
Nessuno dice che non dormire, anche se solo per qualche mese, delibita il corpo e la mente.
Questi sono esempi banali, semplici. La lista sarebbe molto lunga.
Ciò su cui mi soffermavo a pensare in questi giorni è sul motivo per cui esiste questa omertà nei confronti della maternità.
Manco ho iniziato a pensare a questo che mi sono resa colpevole dello stesso reato che denuncio qua sopra.
Pochi giorni fa, infatti incontro, sotto casa, I., una vecchia compagna di liceo.
"oh ciao..come va? come non va? che fai nella vita?" "ma dai lavori qui"..."ma pensa non ci siam più viste" ecc..ecc....dopo questa serie di convenevoli, I. fa tanti complimenti al buon Pasquins che assisteva alla scena dal suo fiammante passeggino rosso.
A quel punto I. mi fa: "sai ...anch'io aspetto un bambino".
Io: "ma dai..ma che bello...ma sei all'inizio...ma come sei in forma...ma che bella notizia..."
A quel punto I. mi gela con questa domanda: "senti...Katefox...ma..è vero che dopo il bambino..cambia tutto?"
Ha detto proprio così "CAMBIA TUTTO?"
Ma non solo, ha precisato : "cioè, è vero che poi non si esce più la sera? che non viaggi più?"
In quel momento avevo la possibilità di spadellarle in faccia tutta la verità: "sì...cambia tutto: il rapporto di coppia entra in un frullatore per essere sezionato e ricompattato in modo tutto diverso. I viaggi...i viaggi i primi tempi neanche hai voglia di farli, sei sfinita e poi 'ndo vai se allatti? non ti puoi allontanare più di un'ora..., la sveglia suona sempre alle 7..anche il sabato e la domenica..." e così via.
Non l'ho fatto. Anzi ho detto che ormai viaggiare con i bambini è sempre più semplice, che i tempi duri sono i primissimi, poi no..e cose del genere.
Mi sono anch'io trasformata in una mamma omertosa.
E così I., quando il pupo la costringerà a rinviare il viaggio alle Maldive per qualche mese, penserà a me e dirà "ma che cavolo diceva quella?".

Ora, ammetto di avere un po' esagerato.
Quello che mi chiedevo era solamente perchè alcuni aspetti della maternità vengano sempre un po' taciuti.
L'incontro con I. è stato invece molto piacevole. Inoltre non avrei mai voluto ricoprirla di lamentele da baby blues.
Non averei voluto e non l'ho fatto perchè la realtà è che penso che un bambino ti cambi la vita....ma non si vive tutto come una rinuncia terribile. E sì, le cenette a due non sono tutti i fine settimana, ma non te ne importa poi tanto perchè quella volta che la organizzi poi il pupo ti manca da impazzire. Che ormai siete una famiglia e cominci a ragionare per tre e non per due e che quest'estate invece che alle Eolie si va a Rimini e non vediamo l'ora di partire. Che ti ricordi benissimo di quando eravate in due e uscivate tutti i fine settimane ma che non ne potevi più di quella luna di miele prolungata a oltranza. Che tutto diventa una gioia incredibile e che il parto lo rifaresti tutti i giorni e che il prossimo lo allatto lo stesso e che e che e che....si potrebbe continuare la lista all'infinito e metterla accanto alla lista delle cose non dette e vedere che non c'è storia...in confronto sono bischerate...

martedì 11 maggio 2010

Stress post traumatico da nido

Ci sono dei giorni in cui penso di essere la persona meno adatta a fare la mamma.
L'ho pensato quando l'allattamento mi faceva fatica e non dolcezza.
L'ho pensato quando non dormivo mai e mi trascinavo stancamente, sognando una giornata di ferie dal lavoro mammesco.
L'ho pensato quando sono tornata a lavoro e ho sofferto il primo distacco da Pasquins.
Lo penso in questi giorni in cui stiamo affrontanto l'inserimento al nido.
Io spero, un giorno, di rileggere questo post e dirmi sorridendo "erano solo i primi tempi, poi tutto si è sistemato".
Lo spero fortemente perchè questo inserimento mi sta ditruggendo.
Già due settimane fa, al pensiero dell'asilo, ho cominciato a soffrire di insonnia. Non che sia una novità per me: quando sono tesa, mi sveglio alle 5 e mi riaddormento solo alle 7 e la sveglia suona alle 7,15. Ma fare così da 3 settimane mi sta debilitando.
Appena lascio Pasquins al nido devo correre in bagno perchè la mia pancia, evidentemente, somatizza il trauma che è vedere Pasquins che urla in braccio alla tata. E non me ne frega una mazza se dopo due minuti non piange più.....
Le ore che la gente comune definisce "libere", ossia quelle in cui Pasquins è al nido, per me sono una tortura. Per non pensare a Pasquins e quindi non piangere, mi dedico alla casa e allo shopping.
Oggi ho speso l'equivalente della retta mensile del nido per un vestito di Dolce e Gabbana da sfoggiare ai 3 matrimoni a cui sono invitata questa estate...vabbè lo shopping come aiuto psicologico, ma purtroppo penso che, quando Mitch vedrà l'estratto della carta di credito, non servirà a nulla dirgli che era una botta di ossitocina che mi seriva per affrontare l'asilo nido....
Infine Pasquins non sembra proprio abituarsi a questa nuova vita: tutte le volte che vado a prenderlo lo trovo sempre urlante e singhiozzante e ancora non ha mai voluto mangiare nulla, cosa molto strana per uno che divorerebbe anche il tavolino.
Insomma, vedo tutto grigio, anzi nero e non vedo la luce in fondo al tunnel e mi sono rotta le scatole, non ne posso veramente più della fatidica frase "guarda che il bambino lo percepisce"
Eccheppalle: e la mamma è ansiosa "il bambino lo percepisce" e la mamma è stanca "e il bambino lo percepisce" e la mamma è preoccupata "e il bambino lo percepisce".
Non solo sto male, ma devo anche fare finta di nulla.

Quanto vorrei poter realizzare l'idea che ci viene sempre in mente parlando con le amiche: una di noi ha una casa molto grande e con le dovute accortezze il Comune permette di aprire asili nidi domiciliari fornendo anche la maestra.
Quanto sarebbe bello sapere Pasquins a casa con bimbi che conosce e che conosco e in una casa che conosco.
Io poi avevo anche in mente il nome per il nostro nido casalingo. Un nome un po' diverso dai soliti "dolce nido" "bubburubbù" "la paperella felice" e "l'orsetto rosa"; avevo in mente un nome realistico, che potesse veramente rendere l'idea di quello che si apprende all'asilo nido. Avevo pensato di chiamarlo "Asilo nido- la casa dello streptococco"...che ne dite?

giovedì 6 maggio 2010

Il bulletto del quartierino

Da quando Pasquins era piccolino l'ho sempre portato fuori tantissimo. Perchè è divertente, perchè "fa vitamina D", perchè quando era piccino l'aria lo "coceva" (come dice mia nonna) e quindi dormiva un po', ma soprattutto fuori si riusciva a distanziare le poppate per un tempo superiore all'ora!!
Quindi Pasquins è sempre stato abituato a stare nel passeggino e a girellare qua e là e forse è per questo che durante le passeggiate è sempre stato buonissimo: o dormiva o guardava il mondo dal suo oblò.
Stava così buono che spesso mi sono sentita dire frasi simpaticissime tipo "pare imbalsamato" "i maschi sono sempre più tonti delle femmine" e infine la fatidica frase: "vedrà che al nido si darà una svegliata"!
Io ci ridevo un po' su perchè comunque nessuno sapeva come era veramente Pasquins, ossia un bambino che dormiva non più di due ore di fila anche di notte, che urlava come un aquila per ogni poppata e che rideva tanto sia con babbo che con mamma.
La cosa buffa è successa da quando, da un po' di tempo, Pasquins si interessa sempre più ai giochi: fa le torri con i cubi, mette nelle scatole gli oggetti per poi levarli e rimetterli cento volte, fa qualche verso di animale...
Tutto questo è molto bello. Ciò di cui non ci eravamo accorti è che Pasquins è però terribilmente geloso dei suoi giochini, anzi non solo dei suoi: è geloso di tutti i giochini!
Se infatti Pasquins si trova su un pratino insieme ad altri bambini coetanei, si muove in direzione di tutti i giocattoli esistenti e se li accaparra: li prende, li strappa di mano agli altri, fa il verso del leone in faccia ai poveri bambini derubati e li fa piangere. L'altro giorno ha fatto piangere pure il cugino G. che ha 22 mesi ed all'80 percentile di peso ed altezza....
Insomma io e Mitch ci siamo trovati in situazioni imbarazzanti e Mitch era senza parole perchè a tutto pensava fuorchè di avere un figlio bullo.
Ok, ok, ok, è un po' presto per pensare che sia un po' bulletto, probabilmente è una fase e lo verificheremo, però siamo rimasti senza parole quando un'amica comune, dopo un pomeriggio passato insieme al parco ci ha detto "dai...vedrete che si calmerà, se va al nido, vederete che si tranquillizzerà..."
Quindi in pochi mesi abbiamo raccolto consigli non richiesti completamente opposti....chissà adesso che abbiamo iniziato il nido cosa succederà, per ora io ho la colite nervosa ogni volta che lo lascio lì...

p.s. il 4 maggio Pasquins ha compiuto un anno!!!! Sono stati giorni molto pieni, ecco perchè ho latitato.

mercoledì 5 maggio 2010

giveaway - Non vedo l'ora di leggerlo


Segnalo un giveaway imperdibile: il libro di Wonder!!!


http://machedavvero.blogspot.com/2010/05/vi-presento-il-mio-libro.html

incrocio le dita per me..spero di vincere!

venerdì 23 aprile 2010

Chi trova un'amica...

Erano i primi giorni di luglio.
Pasquins aveva compiuto due mesi e passava quasi tutte le notti a contorcersi per le coliche e noi...dietro a lui.
Una di quelle mattine di luglio, dopo aver cercato inutilmente di riaddormentarlo per l'ennesima volta ed essendo sveglia dalle 5,30 circa, decido di accompagnare Mitch a lavoro, tanto a casa che faccio?
Mi infilo una polo blu non stirata, dei pantaloni bianchi di lino che potevano benissimo essere un pigiama, non mi trucco, non mi pettino e lo ametto, neanche mi va di lavarmi più di tanto..."d'altronde" mi dico "chi cavolo vuoi incontrare di conosciuto alle 7,15 del mattino?".
Ovviamente, tempo di fare 500 metri che sbatto il naso in una mia collega....ma porca miseria....non è tanto per la collega in sè, quanto per il fatto che incontrare una collega equivale ad incontrare tutte le persone con cui questa prende il caffè o peggio, tutte le persone che sono al suo stesso piano in ufficio o peggio ancora...tutta l'azienda...
Infatti, cosa c'è di meglio per risollevare una noiosa giornata lavorativa che dire che hai incontrato "..Katefox, sììì dai...quella bionda, magra, carina, sempre vestita bene" praticamente deformata, con i capelli unti e le occhiaie a panda?
Inutile dire quindi che mi giravano parecchio le scatole ma, è giusto anche dire che è proprio in quel momento in cui ero così stanca, un po' depressa e molto inversa, che la provvidenza (anzi la Provvidenza) ha messo sulla mia strada una persona che è stata ed è fondamentale per la mia vita.
Sulla via del ritorno dall'ufficio di Mitch decido infatti di infilarmi nei giardinetti che sono vicino a casa. Sono le 7,45 del mattino, il guardiano ha aperto i cancelli da poco e mi dico che almeno potrò godere di un poco di fresco prima di affrontare una nuova torrida giornata fiorentina.
Raggiungo una panchina all'ombra e mi sento chiamare "ehi...ehi...ma com'è difficile tagliare le unghie a questi neonati?"
Ecco, la mia amicizia con F. è cominciata così: parlando di unghie di neonati. F. infatti è la mamma di una bimba che ha un mese più di Pasquins e che all'epoca aveva lo stesso vizio di svegliarsi all'alba e che quel giorno di luglio aveva bisogno di una manicure che la sua mamma tentava di farle mentre lei dormiva all'ombra, nel parchetto.
Non scorderò mai quel giorno:improvvisamente non ero più sola!!Non ero più l'unica sfigata a non dormire la notte, non ero più l'unica a non sapere come si gestisce un bambino, non ero più l'unica a sentirsi triste quando non riusciva a rientrare neanche in un vestito pregravidanza.
Parlammo tanto io ed F. quel giorno al parco e non abbiamo più smesso. Ci siamo trovate, abbiamo portato fuori i nostri bambini col caldo di agosto e con la neve di dicembre. Ci siamo "accompagnate" a vicenda dal pediatra, ci siamo consolate nei momenti duri e abbiamo riso sulle cose che ci fanno arrabbiare dei nostri mariti o delle suocere o del lavoro.
E adesso, mi fanno commuovere i nostri bambini che si riconoscono, ci riconoscono e giocano insieme.
E adesso, che sta tornando la bella stagione e stiamo fuori più a lungo e i bimbi ridono e noi con loro....non posso che ringraziare Pasquins, che non dormendo, mi ha portato fuori di casa e mi ha fatto incontrare un'amica davvero speciale!

lunedì 12 aprile 2010

Teorema

Da zero a cinque mesi non abbiamo dormito un tubo: Pasquins si svegliava ogni due ore, ma a volte anche ogni ora..a volte proprio non si addormentava fino a tardi e a volte dalle due in poi aveva talmente tante coliche che non dormiva più fino alle sette.

Io il giorno giravo per la città come uno zombie, con delle occhiaie che sembravo un panda; cambiavo pannolini ed allatavo come un automa: senza dire una parola e con gesti meccanici.

In quei giorni sembrava che io fossi l'unica donna in quelle condizioni.

Il parco infatti pullulava di neonati di due mesi che dormivano dalle 22 alle 6, mamme che dicevano "eh sì..è dura...si addormenta alle 20,30 poi poppa alle 3 e poi dorme fino alle 6,30"..ma vaffaaaa

Io ero arrivata al punto che sperai che si avverassero le parole del pediatra che fece a Pasquins la prima dose del vaccino esavalente: "signora...se il bambino stanotte non si sveglia non si preoccupi..è il vaccino che crea sonnolenza".

Ovviamente Pasquins quella notte si svegliò 4 volte...il vaccino? acqua fresca (grazie a dio, dico ora).

A cinque mesi abbiamo applicato Fate la Nanna (astenersi perditempo e criticoni) e da allora si dorme.

Quindi, adesso, alle festine ed al parco alla fatidica domanda "dorme????" rispondo in maniera affermativa...e lì parte la solita esclamazione "Beata te" seguita dai seguenti racconti:
"lui ancora si sveglia 6/7 volte per notte"
"lei si sveglia alle 5 tutte le mattine"
"lui si sveglia alle 3, gioca mezz'ora e poi ridorme"
"noi abbiamo cominciato a dormire dopo due anni e mezzo"...

Ecco....porca miseriaccia....ma voi...Mamme che condividete la difficoltà di affrontare una vita dopo non aver dormito un tubo di nulla...DOVE CAVOLO ERAVATE QUANDO MI SENTIVO L'UNICA SFIGATA A VIAGGIARE PER LA CASA ALLE 5 DI MATTINA DOPO AVER DORMITO DUE ORE??

Pertanto, se si considera che metà delle cose dette dalle mamme sono false e che le mamme non dicono metà delle cose che succedono, ne ricaviamo che le cose dette dalle mamme non esistono!!!

mercoledì 7 aprile 2010

Botta e risposta

Questo post contiene espressioni toscane un poco volgari ma insostituibili...se ne sconsiglia la lettura a chi non apprezzasse il genere.

In questi mesi mi sono trovata spesso in dialoghi piuttosto surreali..ve ne do un assaggio:

1) Alla trenatnovesima settimana di gravidanza telefono, come di consueto, all'ospedale per fissare il monitoraggio che, causa miei problemi di scarso liquido amniotico, dovevo fare ogni due giorni.
Io: "Buongiorno, sono alla 39+2, devo fissare il tracciato per il 4 maggio"
Ostetrica. "Come per il 4 maggio? oh mammina...oh un'è mica possibile...e ora? e ora come fo? non c'è posto"
Io: "in che senso scusi? come non c'è postooo? io sono a 39+3 (cazzarola)"
Ostetrica, con tono acido: "nel senso che un ce la fo...oh come fo a piazzarvi tutte il 4 maggio, lei è la decima che chiama, io non so come fare, non c'è posto....OH CHE AVETE DECISO DI PARTORIRE TUTTE TRA IL PRIMO E IL DIECI MAGGIO?"
Io: "no scusi eh se la disturbiamo tanto...vorrà dire che la prossima volta, per non intasare maggio si tromberà a gennaio....."

2) dal ginecologo. E' la visita dei 40 giorni dopo il parto, la visita a cui arrivi felice ma sono anche 40 giorni che non dormi, 40 giorni che allatti a go go, 40 giorni che perdi sangue, 40 giorni che non sei calata di un grammo e sembri ancora incinta di 9 mesi.
Dottore: "ok..tutto a posto..sei tornata come nuova..a parte i chili vedo..come va a chili?"
Io "ehh..non è che con il parto ne abbia persi poi tantissimi..ehmm solo sei su 14..vabbè ora allattando ogni ora devo tenermi in forze..mi risucchia molta energia.."
Dottore: "mah..stai attenta katefox..stai attenta eh che i chili presi in allattamento poi sono difficilissimi da perdere"
Io: (pensando..ma vaffa...oh dottore grullo..ma ti rendi conto che rischi di portare una diretta diretta al baby blues?)...mah...sa dottore....io allatto e di molto...OH..IO C'HO PROVATO A DARGLI PANE E SALAME AL BAMBINO...UN' GLI è PIACIUTO..FACCIA UN PO' LEI...!"

(Volevo tranquillizzare le primipare che oggi ad undici mesi di distanza sono tornata quella che ero: 60 kg per 169 cm..alla faccia del ginecologo)

3) Pasquins avrà avuto circa un mese e, durante una passeggiatina incontriamo una conoscente impicciona:
Impicciona: "Ohhh 'ellino..guarda come dorme....'ellino..che amore.....ma che dorme sempre così?"
Io: "così come scusi?"
Impicciona: "Così...a pancia su!"
Io: "mah, sì..in effetti dorme sempre a pancia su!"
Impicciona: "ahh non va bene..NON VA ASSOLUTAMENTE BENE...fa malissimo alla schiena. Tu ogni mezz'ora quindi lo devi girare e metterlo a dormire a pancia sotto, poi dopo un'altra mezz'ora lo rigiri e lo metti a pancia su e poi, dopo un' altra mezz'ora lo rigiri a pancia sotto e così via..capito??"
Io: "come come? cioè io ogni mezz'ora, quando dorme, dovrei prenderlo e girarlo sulla pancia e poi dopo un'altra mezz'ora dovrei girarlo di nuovo sulla schiena?
OH SIGNORA MA LEI SI è ACCORTA CHE QUESTO è UN BAMBINO? ...NON è MICA UN POLLO!!!!"

ma poi..dico io....nei primi mesi i momenti di sonno di un neonato sono talmente preziosi e pochi...che vi mettereste mai a fare qualcosa che potrebbe interrompere questo idillio?

mah...

sabato 3 aprile 2010

Santa Pasqua

Un augurio a chiunque passi di qua.

Ricordando sempre che da oggi una luce nuova investe il mondo e contende palmo a palmo il terreno della notte........

giovedì 1 aprile 2010

Indovina chi viene a cena

Martedì scorso è venuto a cena da noi D., compagno di liceo di Mitch.
Anche D. è un neobabbo.
Anche D. quindi è un uomo che da parlare di calcio e lavoro è diventato tutto "baubau micio micio" di fronte alla meraviglia della vita.
Mi hanno fatto tenerezza Mitch e D. a sentirli parlare delle gioie della paternità, a sentire quanto hanno sofferto i momenti del parto mentre le loro compagne stavano urlando di dolore, a sentire quanto anche la loro vita sia cambiata per l'arrivo di questi cuccioli.
E mi ha colpito soprattutto una cosa: quanto sono differenti i dialoghi tra babbi rispetto a quelli tra mamme.

Tra mamme spesso, troppo spesso, il dialogo cela una buona dose di competizione:
-"ha messo un dentino" "ah il mio ne ha già quattro"
- "cammina da quando ha nove mesi, lui?"
- "ma come non gattona ancora? ne hai parlato al pediatra?"
-"al mio nido fanno anche lingua inglese" "al mio imparano a scrivere".

Invece i babbi no. I babbi si scambiano impressioni maschili sullo stupore provato di fronte ai figli:
-"hai visto come è bello quando torni da lavoro e ti sorride e ti lancia le braccine?" "sì ora è ancora più bello tornare da lavoro"
-"ci pensi quando fra qualche anno li porteremo a giocare a calcio insieme?"
- "non vedo l'ora che cammini e parli, per insegnargli tante cose" "sì spero che quest'estate cammini così potrò insegnarli come è bella la natura in montagna"...

insomma...a parte la carie che mi stava venendo a sentire tutte queste smancerie...mi sono cullata al suono di questi meravigliosi discorsi che, una volta tanto, non contenevano parole come "percentile, pediatra, denti, asilo, il mio fa, il mio dice, il mio è"

una bella serata davvero!

blogcandy 2 anni di MCD

Come non partecipare al blogcandy di un mito per noi mamme blogger??

ecco quindi il link per partecipare ma soprattutto per leggere le vicissitudini di Wonder e Co.

http://machedavvero.blogspot.com/2010/04/mcd-2nd-birthday-candy.html

lunedì 22 marzo 2010

Poi dici che son sempre malati...

Una delle notizie che più ha fatto chiacchierare la città negli ultimi giorni, riguarda tre cogliomberi ventenni che, non sapendo che fare una sera, hanno pensato bene di fare una torta con un ingrediente particolare: l'hashish!
Non contenti, ne hanno offerta una fetta alla colf filippina che l'ha fatta assaggiare al figlioletto di un anno e mezzo. Risultato: entrambi ricoverati per intossicazione da sostanze stupefacenti.
Grazie a Dio ora mamma e figlio stanno bene e quindi possiamo utilizzare questa notizia solo per chiederci dove stiamo sbagliando con i nostri giovani se, per divertirsi, hanno bisogno di queste cose assurde.

Comunque questa notizia a me è venuta in mente anche sabato pomeriggio.
Io Mitch e Pasquins ci siamo recati al compleanno della unenne M.
Al momento del taglio della torta, essendo, appunto, la festeggiata una bimba di un anno, non era in grado di soffiare sulla candelina e quindi tutti i fratelli maggiori sono stati invitati ad avvicinarsi alla torta e ad aiutare M. a spegnere la candelina.
Ecco, in quel momento sono partiti all'unisono i soffi, con annessi sputacchi, di cinque o sei bambini in età di materna che dovevano essere un ricettacolo dei più moderni virus che girano nelle scuole fiorentine.

Insomma, noi la torta ce la siamo mangiata, anche perchè era ottima, ma a livello di pericolosità non so quanto fosse lontana dalla torta all'hashish!

sabato 20 marzo 2010

L'Ape va sul fiore.....

Quando ero alle superiori non perdevo una puntata di Beverly Hills 90210. Non ricordo su quale giornalino una povera giornalista si prestava a rispondere alla posta del cuore con l’identità di Cindy Walsh.come chi è Cindy Walsh?..è la mamma di Brenda e Brandon, una sorta di nonna papera che viveva al sole della California, faceva la spesa a Malibù e, invece che a Ciccio, la merenda la preparava a quel gran figo di Dylan.
Insomma, tutto ciò per dire che da quando è nato Pasquins, anche io mi sento una specie di Cindy Walsh, cioè ricevo molto spesso, e con grande piacere, confidenze da parte delle amiche in merito ai figli o alla vita di coppia. Il problema è che mi vengono poste domande a cui vorrei rispondere con la facilità con cui si risponde nella Posta del cuore, ma che, invece, mi mettono in crisi in quanto non ho so cosa consigliare oppure non ho risposte soddisfacenti.
Comunque, la domanda che più mi mette in difficoltà è :“Katefox, tu che avuto un bambino…come hai fatto ad averlo?”
Premesso che nessuna delle donne che mi fa questa domanda ha bisogno che spieghi loro che l’ape va sul fiore, coglie il polline ecc…ecc…, questa domanda nasconde una cruda verità: avere figli può essere facilissimo e può essere difficilissimo.
Questa domanda mi è infatti rivolta da chi ha cominciato la “caccia alla cicogna” ma non vede i risultati e comincia, giustamente, a deprimersi.
Il problema è che io non so cosa rispondere a queste donne.
Non so cosa rispondere perché io ho avuto fortuna. Sì, io non ho “maratonato” nei giorni fertili, non ho seguito posizioni magiche, non mi sono fatta prescrivere esami o medicine dal “gine”.
Ma non so cosa rispondere anche perché ogni risposta mi sembra inadeguata in quanto è tangibile il dolore misto alla speranza che c’è nelle parole di queste donne.
Pertanto il mio atteggiamento si è ormai assestato su tale linea:
- riferisco la mia personale esperienza, invitando, magari a prendere l’acido folico che, si dice, sia un fertilizzante naturale;
- ascolto, ascolto, ascolto: chi vive una situazione del genere ha bisogno di sfogarsi, parlare, buttare fuori le ansie, quindi io ascolto.
- evito come la peste la fatidica frase “devi farlo senza pensare che stai concependo un bambino”. Questo in realtà sembrerebbe il consiglio più sensato. E’ evidente infatti che il relax mentale e fisico possono aiutare il concepimento. In realtà però, chiedere ad una donna che aspetta una gravidanza che tarda ad arrivare, di non pensare a questa cosa è un atteggiamento ipocrita e inutile. E’impossibile non pensarci.
- E’ però possibile adottare dei metodi che almeno permettano alla coppia di rilassarsi. Per esempio consiglio di incentivare le cenette a due o altre situazioni romantiche, come viaggi, week - end fuori porta.

Infine racconto che molte donne mi hanno confidato di avere concepito i loro figli durante un rapporto avvenuto dopo una litigata con il partner, quando si cerca di rappacificarsi, ma si è ancora quel tanto arrabbiati da scatenare la passione e si ancora un po’ presi nella testa da dimenticarsi, appunto, che potrebbe nascere un figlio.

Comunque ascoltare con gentilezza è sempre la cosa migliore e continuerò a farlo molto volentieri perché non vedo l’ora di tenere in braccio, come una zia, i futuri bimbi delle mie amiche.

venerdì 19 marzo 2010

AUGURI BABBI!!!!

Tantissimi auguri a tutti i babbi, ma soprattutto a un babbo che
ama il calcetto ed il fantacalcio;
ha passato nottate a cullare un mimmo urlante per le coliche;
quando esce da lavoro non vede l'ora di tornare da noi;
è dolce ed affettuoso;
premuroso ed attento;
si lascia tirare il naso ed i capelli da quelle manine cicciotte;
prepara dei bagnetti fantastici;
è il nostro grande amore!

auguri Babbo Mitch!

stasera frittelle di San Giuseppe!

giovedì 18 marzo 2010

una mamma no OGM

Ieri ho quasi provocato un incidente stradale con due omogeneizzati.

Cioè, sono uscita da lavoro e mi sono fiondata da un negozio di prodotti biologici per fare incetta di cibo e prodotti per Pasquins.

Come al solito però, sono totalmente incapace nel valutare quanta spesa posso portare sul motorino e, generalmente, esco dal negozio con delle immense buste piene zeppe di roba, che non entrano nel vano sella, non stanno sulla pedana in mezzo alle gambe, non stanno attaccate al manubrio!

Inoltre ieri avevo un’immensa borsa finto-Louis V che non aiutava l’operazione.

Quindi, ieri, di fronte alla marea di prodotti invitanti, non resisto e riempo un cestino fino al limite. Arrivata alla cassa decido di comprare una busta di stoffa, perché fa figo, fa eco-chic e poi magari resiste di più.

Sistemo la borsa di stoffa sulla pedana, ci poso sopra la finto Louis V gigante e metto in moto tenendo i piedi fuori tipo Olivia di braccio di ferro.

Arrivata sui Viali di circonvallazione di questa ridente città sento un tonfo sordo PAAAAAFFF

Ecco, porcamiseriaccia ladra…mi sarà volato fuori dalla finto Louis V il portafoglio…e ora?
Invece mi fermo, mi giro e vedo due omogeneizzati alla pera rotolare a velocità supersonica in mezzo ai viali….

E’ stato solo un attimo: dopo un secondo c’erano passate sopra tre macchine e dei miei bei vasetti biologici non era rimasto nulla…….

Questo post dà un’immagine distorta di me e non tanto perché non sono propriamente un pericolo pubblico in macchina o in motorino, ma perché sembro una fanatica del biologico.

Chiariamo subito: mentre preparo la cena mi faccio sempre un aperitivo di coca cola, da quando sono piccola ho sempre mangiato tante merendine e il pollo no OGM mi sembra un po’ stoppaccioso (si dice in Toscana).

Da quando ho svezzato Pasquins però (complice la presenza di Nonnasuocera super esperta di cibi biologici e coltivatrice di ottima verdura senza schifezze) ho cominciato a fare più attenzione a quello che mangio e che preparo per i miei uomini.
Ho imparato tante cose interessanti e conosciuto prodotti ottimi.
Mi chiedo però fino a quando sarà possibile tenere Pasquins indenne dalle schifezze industriali. Infatti nella diatriba cibi sani-cibi preconfezionati si dimentica spesso una cosa: i bambini sono estremamente conformisti.
Cioè, quando cominceranno le festine di compleanno con bibite gassate fosforescenti e cibi assurdi, sarà giusto vietare a mio figlio di mangiarli? Attualmente penso di no; è fondamentale educare i bambini ad un’alimentazione sana, ma non voglio che Pasquins, in futuro, si senta escluso quando è a scuola, al momento della merenda o è alle feste e tutti bevono la coca cola.
Insomma è un po’ come quando comincerà a chiedermi le scarpe fighe da ginnastica: non me la sentirò di vietargliele solo per un’impostazione ed un ragionamento che potrà comprendere meglio solo quando sarà più grande.
E’ anche vero però che le scarpe non si mangiano…., il cibo incide sulla salute.
Attualmente comunque, la penso così, chissà se da qui alle prime festine avrò cambiato idea….

sabato 13 marzo 2010

Quando avrò un bambino....

Mi fanno molta tenerezza le mie amiche che ancora non hanno figli, ma che progettano di averne a breve.
Mi fanno tenerezza perchè sono come me come ero prima di Pasquins: piene di buone intenzioni.
Ancora non hanno scoperto l'unica verità: con i figli non puoi fare programmi perchè i figli ti rivoltano la vita.
Se eri una donna ordinata, avrai una casa con acari che si moltiplicano, cesti di roba da lavare ovunque e pavimenti opachi.
Se eri una donna curata, girerai per la città con i capelli raccolti da una pinza di nay oleari anni'80 e la parola mascara ti ricorderà solo un giocatore di calcio.
Se eri una tipa "fashion", ti troverai ad arraffare i primi vestiti che capitano e a pregare di non incontrare nessuno di conosciuto mentre sei fuori...tranquilla però..perchè se come me sommi tutti gli aspetti di cui sopra, anche il tuo migliore amico non ti riconoscerà.

Comunque, io sorrido tanto quando sento le mie amiche future mamme dire così:

"Quando avrò un bambino non uscirò mai trasandata:mi pettinerò, mi farò la piastra e mi truccherò come sempre" (io, a distanza di 10 mesi, ancora mi domando come farò a trovare il tempo per fare la ceretta perfetta per l'estate)

"Quando avrò un bambino continuerò ad indossare completini intimi sexy tutti i giorni" (le misure delle mie poppe sono cambiate, in questi 19 mesi, così tante volte che avrei dovuto svaligiare intimissimi per tenere fede a ciò)

"Quando avrò un bambino non rinuncerò mai ai fine settimana con il mio compagno" (io vorrei, vorrei davvero realizzare questa cosa, ma mi manca Pasquins...MI MANCAAA.....non ce la faccio, non ce la faccio, non ce la faccio ancora)

"Quando avrò un bambino lui dormirà nella sua culla e nella sua stanza" (questa è l'unica in cui sono riuscita, ma è anche questione di fortuna)

"Quando avrò un bambino, per educarlo, non mi importerà se piange un po': una regola é una regola!" (sì ma anche un lacrimone è un lacrimone..)

Intendiamoci, passati i primi mesi, sono rientrata in molti dei miei vestiti, mi trucco la mattina e non mi faccio proprio schifo; la casa è decente (quindi non chiamate gli assistenti sociali) e il tempo per la coppia è aumentato in qualità e quantità.

Però è proprio vero che un figlio ti rivolta come un calzino: ciò in cui credevi diventa un ricordo, ciò che pensavi deve essere rivalutato.
Un figlio ti fa diventare una donna nuova, ti fa scoprire un mondo nuovo meraviglioso da gustare tutto attraverso i suoi occhi!

sabato 6 marzo 2010

Pasquins-la sveglia umana

Eccola....è arrivata..inesorabile come il destino: mi è piombata addosso, pesante come la pietra che cadeva addosso a Spank, la stanchezza del ritorno a lavoro post-Pasquins.

All'inizio avevo l'adrenalina del "ritorno al mondo reale", la gioia di rivedere le amiche colleghe, l'emozione di rimettere scarpe col tacco, gli orecchini e l'ombretto e l'illusione di usare qualche neurone in attività diverse da cacchina, pappina, nannina, manina, ecc...

Ma, dopo solo due mesi, mi rendo conto che avrei assolutamente bisogno di un giorno di ferie...da tutto!

Che poi non è tutta colpa mia.

Voglio dire, torno e in stanza mi trovo un nuovo collega che ascolta dalle otto del mattino (e initerrottamente) musica jazz e simili. Io non ho niente contro la musica jazz, ma già arrivo a lavoro con l'occhio a serranda, se poi sento 'sta musica tutto il tempo, per stare sveglia, mi devo infliggere una tortura tipo quella di arancia meccanica.

Poi, l'argomento mimmi, si sa, è rigorosamente bandito. Le noemamme sono sempre evitate da tutti in pausa caffè perchè parlano sempre di popò, pipì, febbre e caccole. Questo è quello che molti, sbagliando, pensano, ma il risultato è che appena pronunci la parola "bambino" vieni guardata storta perchè tutti temono l'inizio di un comizio sui pannolini.

Pasquins dal mio ritorno a lavoro ha preso, nell'ordine, raffreddore, febbre, virus vomitino, febbre e per una settimana ha deciso che doveva mangiare yogurt a colazione, yogurt a pranzo, yogurt a merenda e yogurt a cena. Ah last but not least, nel frattempo ha messo anche 3 denti con ululati notturni di sottofondo...porino!

Il mio motorino, un vecchio Sca..abeo (sì Sca..abeo, mi hanno rubato la "r") è rimasto fermo con bloccasterzo inserito sulle ridenti colline fiorentine a chilometri dal mondo civile. Riportato sulla terra e riparato ha cominciato a trasformare le frecce in luci di posizione: niente più destra o sinistra, ma due luci accese fisse, insieme.

E infine, una cosa a cui non avevo, nella mia ingenuità, mai pensato mentre aspettavo Pasquins.
Per andare a lavoro devo mettere la sveglia alle sette. Potrei anche non metterla; Pasquins infatti si sveglia alle sette e ci desta con la sua vocina..ed è la sveglia più bella del mondo.
Il sabato e la domenica però le sette sono come le due di mattina. Io e Mitch, quindi, strisciamo a turno nella stanza di Pasquins, lo prendiamo e lo infiliamo nel lettone sperando in un riposino extra che non arriva mai.
La morale è che non si riesce mai a recuperare con una bella dormita ristoratoria.

In fondo la colpa è nostra: lo sappiamo che per i bambini il sabato e la domenica sono come gli altri giorni, dovremmo quindi andare a letto presto e dimenticare le dizioni "venerdì sera" e "sabato sera"..ma è dura..
insomma ...
è bello ogni tanto lasciarsi andare a qualche coccola sul divano con un dvd da guardare,
è bello chiacchierare a letto prima della buona notte...
è bello sapere che il giorno dopo non si lavora.


Quindi, ogni tanto, non si è cattivi cattivi se si pensa che è un peccato che i bimbi non abbiano, come la sveglia, la modalità week-end.

E soprattutto, non saremo cattivi cattivi quando tra breve, alle sei di mattina, nel silenzio della città e alle luci dell'alba, ci accorgeremo che manca anche un'altra fondamentale funzione: la modalità ora legale...

mercoledì 3 marzo 2010

Adesso...grazie a Te......

Adesso che sono passati 9 + 10 mesi.
Adesso che la poppata è una coccola nel caldo del piumone la mattina.
Adesso che la notte sognamo tutti e tre insieme, all'unisono, fino al mattino dopo.
Adesso che mangi il tuo primo ragù ed io e babbo facciamo scarpetta nel cuocipappa, ridendo.
Adesso che le secchiate di vasosuprina sono un ricordo, non lontano, ma quasi.
Adesso che nelle gambe ci sarebbe spazio per altre centinaia di punture di calciparina.
Adesso che si riesce a fare una cenetta a due, almeno per san valentino.
Adesso che la data dell'ultima mestruazione serve solo per vedere quando arriverà la prossima.
Adesso che sei sempre meno neonato e più bambino.
Adesso che hai i capelli color miele e guardi la vita con i miei occhi.
Adesso che sorridi con la bocca di tuo babbo.
Adesso che hai i tuoi gusti, le tue espressioni che non sono i nostri, ma solo tuoi.
Adesso che incontriamo a spasso le pance che cullano dentro chi avrà un anno meno di te.
Adesso che ti immagino in compagnia a litigare e ridere con chi è più piccolo di te...

Adesso, inaspettattamente, improvvisamente, incredibilmente e grazie a te sento voglia di vita, ancora.

Give away mammagiovane

Questo give away ha in palio dei bellissimi pupazzi..perchè non partecipare?

http://mammagiovane.blogspot.com/2010/01/giveaway-per-ringraziarvi.html

venerdì 26 febbraio 2010

Un figlio di escort

Ho già parlato della maleducazione vesro le donne incinte.
Ora un piccolo aneddoto sulla maleducazione nei confronti delle mamme a spasso con i pargoli.

Mattinata qualsiasi, in un supermercato qualsiasi, io e la mia amica C. siamo in coda alla cassa con tre cretinate in un cestino e 6 chili di marmocchio a testa nel marsupio. Si avvicina un tizio, preceduto da un carrello pieno zeppo di un fottio di roba e ci fa “ohhh…ci so prima io!!!”

Ecco …..il tizio in questione, se la cafonata che ha fatto lui l’avessero fatta a sua sorella o a sua moglie avrebbe fatto venir giù il supermercato a forza di improperi, ma non si è vergognato a passare avanti a due mamme marsupiate o per lo meno a dire che, cortesemente, ci lasciava passare…

Che dire? Il mondo è pieno di figli di escort……

giovedì 25 febbraio 2010

Santi nonni, santa pazienza

“Come sei fortunata Katefox ad avere i nonni sempre disponibili a tenere Pasquins”

Non passa giorno che io non mi senta ripetere questa frase che è sicuramente una grande verità.
Infatti, quando la mattina esco per andare a lavoro sono triste, ma tranquilla perché so che Pasquins sta con persone che lo amano tantissimo e quindi, posso lavorare sapendo che sarà accudito e coccolato. E questa è la cosa più importante.
Inoltre, quando sento quanto spendono le amiche per una baby- sitter o per il nido sono felice di poter spendere quei soldi risparmiati, in altre cose.

Però……
Con la nascita di un bambino tutti quei rapporti che ti eri lasciata alle spalle con una convivenza o con il matrimonio, ritornano prepotentemente a far parte della tua vita. E ritornano trasformati, modificati da quella nuova piccola vita che catalizza tutta la nostra esistenza.

Io ho sempre avuto un ottimo rapporto con i miei genitori. Nei nostri tre anni di matrimonio senza figli li vedevamo ogni tanto e sempre con piacere, anche perché abitavano vicino a noi, ma non erano mai una presenza ingombrante.
I genitori di Mitch per motivi di lavoro vivono fuori città per gran parte dell’anno e quindi li sentivamo poco e li vedevamo ancora meno.

Adesso invece in casa mia, dalle 8 di mattina c’è sempre una nonna:
- la Nonnasuocera: esperta di omeopatia, cibi biologici, vita naturale che è fonte di notizie interessanti e utili per la dieta e la salute di Pasquins, ma che è anche la nonna che se mi vede bere il mio aperitivo a base di Coca Cola me la fa lunga due ore sul fatto che “se metti in quello schifo un pezzo di carne domattina non lo ritrovi…”. Che è sempre solerte e attiva, ma che in questo modo diventa anche distratta e semina vestiti e giocattoli ovunque….
- La Nonnamamma: la quale ha altri tre nipoti oltre a Pasquins e che sta sempre tesa e calcola i minuti trascorsi con i singoli nipoti perché non vuole far passare avanti nessuno. Che è sempre preoccupata che Pasquins si annoi o pianga e quindi lo tiene sempre in collo e non lo fa mai dormire perché se lo mette nel lettino e lui fa nghe nghe due minuti lei dice. “sai urlava”…

Sono ovviamente cose che noto e che mi infastidiscono quando sono stanca e torno dal lavoro. E questo post serve solo da minimo sfogo e per sdrammatizzare quelli che non sono certo problemi.
Lasciare un bambino a qualcuno che non sei te è sempre fonte di un minimo d'ansia e comporta una buona dose di pazienza e la realtà è proprio quella che mi dicono tutti i giorni, ossia che siamo veramente molto fortunati e che, forse, la coca cola è vero che non fa tanto bene!!!

mercoledì 24 febbraio 2010

Give away mercatino dei piccoli

Chissà se stavolta il random.org mi aiuterà a vincere il give away...

questo è veramente carino..Pasquins apprezzerebbe tanto tanto...

ecco il link per chi vuole provare..........

http://mercatinodeipiccoli.com/2010/02/19/un-giveaway-a-somewherecity/

domenica 21 febbraio 2010

Il virus, il Dottor House e il lavoro

Lunedì scorso, ore 7 del mattino, allatto Pasquins e poi me lo porto in cucina per compagnia durante la colazione.
All’improvviso fa una faccia strana, emette un grugnito, un rantolo ed improvvisamente butta fuori dalla bocca tutto il latte da me prodotto e da lui pochi minuti prima ingurgitato.

Il primo virus vomitino di Pasquins.

Scusate, lo so che fa schifo, ma io sono rimasta inebetita come davanti alla famosa scena dell’esorcista.
Vado a lavoro; alle ore12,00 telefonata della Nonnasuocera: ha vomitato il pranzo.
Torno a casa, Pasquins ha 38.2: borda…tachipirina.
Vado alla coop, faccio la spesa, preparo la cena.

Martedì, ore 10 del mattino
, mentre io sono a lavoro, Mitch viene operato al menisco: un po’ come Totti, solo che io non sono Ilary e lui non ha lo stesso conto in banca di Totti.

Alle 14 sono da lui in clinica a fargli compagnia.
Alle 15,30 torno a casa e trovo Pasquins sveglissimo e con febbre: riborda…tachipirina.
Alle 18,00 torna a casa Mitch con ginocchio “nuovo”, ma con stampella e ancora claudicante: praticamente sembra di vivere col Dottor House.

Pasquins è ridotto un cencino, piange per qualsiasi cosa, non mangia e in più vuole sempre stare in collo. Così viviamo tipo koala e intanto preparo la cena, pulisco, metto a posto.
Ritorno alla coop a fare altra spesa.
Mitch non si muove, gli passo i vari telecomandi per vedere la tv e lo aiuto nei piccoli spostamenti. Vado in farmacia e gli compro le medicine. Non può tenere Pasquins in collo, lo tengo io.

Mercoledì ore 7,30
..è arrivata anche la diarrea…povero Pasquins. Richiamo la pediatra: rincarare la dose di fermenti lattici. Pasquins non mangia da ieri e si arrabbia per qualsiasi cosa.

Giovedì
idem come sopra, ma la sera Mitch mi dice: “Ti vedo stanca, perché domani non prendi un giorno di ferie?”

“MA CCHE SE' GRULLO?????????, io a lavoro mi riposo!!”

mercoledì 17 febbraio 2010

LO FO DA MEEEEEEEEEEEEEEEE!

Mi dicono che sono troppo critica con gli uomini….ma è una settimana che vivo con uno piccolo che ha il virus vomitino ed uno grande che è stato operato al ginocchio ed è immobile in casa…insomma………… cercate di capirmi!!!!
Oggi, infatti, vorrei soffermarmi sul fatto che le donne hanno preso una laurea apposta per miriadi di cose……
Se, infatti, avete la malaugurata idea di affidare ad un uomo, non solo due compiti differenti, ma anche nuovi….beh allora vi siete cacciate in un mare di guai.
Le donne si trovano ogni giorno a dover fronteggiare nuove sfide: capire come funziona il cuocipappa della chicco, inserire nelle narici di un neonato le goccine di fisiologica cercando di spruzzarle nel naso e non negli occhi, caricare e mandare una lavatrice nuova a mezzo carico, a 40 gradi, con l’ammorbidente, ma senza la candeggina e a lavaggio normale.

Ciò che agli uomini risulta incredibile è che..udite udite..alle donne come fare queste cose non lo spiega nessuno.
Infatti se affidate ad un uomo una delle attività sopra elencate verrete sommerse di domande che iniziano sempre con “come si fa….?”
L’apoteosi del “come si fa” si raggiunge quando affidate per la prima volta ad un babbo i compiti da babbo.
Io e Mitch facciamo il bagnetto a Pasquins prima della cena, nostra e sua. Pertanto alla fine del bagnetto, è necessario cominciare a scaldare le cene, apparecchiare la tavola e ovviamente e contemporaneamente vestire pasquins.
Se io faccio tutte le cose in serie finisce che ceniamo alle dieci, quindi il solerte Mitch si offre sempre amorevolmente di svolgere qualcuna delle incombenze.
Pensando che possa fargli piacere, decido di affidargli l’asciugatura, impannolinatura, impigiamatura del piccolo e vado a preparare la cena.
La nostra casa, grazie a Dio è piuttosto grande: il bagno e la camera di Pasquins sono in fondo al corridoio mentre la cucina è all’inizio, entrando in casa, sulla destra, quindi per parlarsi da una stanza all’altra serve il megafono o sennò, in mancanza, si urla.
Ecco quello che succede quando io preparo la cena e Mitch si dedica a Pasquins:
Il grassetto è urlato, il corsivo pensato
M- Kateeeeeeeeee?
M- Kateeeeeeeeeeee?
K- Sììììììììììì? Dimmi?
M-gli metto il pigiama????????????????
K- (sono le 20,00..mi pare ovvio) Sìììììììììììììììì
M- qualeeeeeeeeeeee?
K- quello nel cassetto, quello celesteeeeeeeeeee
M- quale cassettoooo?
K (la roba di Pasquins sta sempre nel medesimo cassetto..) il primooooooooooooo
M- e i calzini sotto glieli mettooooooooooooo?
K- sìììììììììììììììììììììììììììì
M- qualiiii????????
K- quelli bianchiiiiiiiiiiiiiiiiii
M- dove sonoooooooooo?

A quel punto le tonsille stanno per uscirti dalla gola, la cena non riesci a prepararla e l’unica frase di senso compiuto è “VA BENE LASCIA PERDERE..LO FO DA ME”
LO FO DA ME LA LAVATRICE
LO FO DA ME LA PULIZIA DEL BAGNO
LO FO DA ME LA CENA
LO FO DA ME LA VESTIZIONE DEL BAMBINO

Con un LO FO DA ME perderete tempo ma non dovrete spiegare ad uomo in pochi minuti ciò per cui avete preso la laurea apposta.

domenica 14 febbraio 2010

Pros and cons

Ringraziando il cielo ho evitato la depressione post-partum.
Però, non ho evitato un’altra forma di malessere: la depressione pre-lavorum.
Si tratta ovviamente di una patologia da me ironicamente coniata e volta a descrivere quel senso di tristezza che ho provato quando sono dovuta tornare a lavoro.
Penso che questa depressione pre-lavorum sia dipesa dal fatto che i mesi di maternità obbligatoria, con qualche aggiunta di facoltativa, sono letteralmente volati.
Complice è stato il fatto di averli trascorsi in un momento bellissimo dell’anno. Infatti, se mai progettaste di avere un bambino, vi consiglio di darci sotto ad agosto, in quanto maggio per far nascere il pargolo è un mese perfetto: le giornate sono lunghe, ma non calde; arriva la bella stagione e si può stare fuori a lungo; ma soprattutto, dopo poco ci sono le vacanze anche per i babbi e quindi la possibilità di farsi aiutare e di riposarsi un minimo in posti rilassanti.
Poi arrivano settembre e ottobre: a Firenze c’è ancora un clima mite ed io, Pasquins e le mamme conosciute al parco ce la siamo proprio spassata. Abbiamo chiacchierato ai giardini, fatto shopping, preso caffè al sole, parlato male dei mariti, sfogate delle suocere e delle fatiche mammesche…
Poi però è arrivato l’autunno e con questo il conto alla rovescia, le code all’inps, le telefonate organizzative al capo, le telefonate alle colleghe concluse con “ci vediamo presto”.......

Era arrivato il momento: il ritorno in ufficio.

Avevo passato gli ultimi due mesi di gravidanza sul divano ad ascoltare i movimenti di Pasquins; i sei mesi successivi, causa allattamento, non mi ero potuta mai allontanare più di tre ore consecutive. Avevo passato le mie giornate sempre col mio bambino, vedevo i suoi enormi progressi ed i miei piccoli passi avanti.
E ora? dovevo cominciare a staccarmi da lui: qualcuno mi avrebbe sostituita per qualche ora, per la passeggiata del mattino, per il pranzo, per il riposino…..e sì, anche gelosia, per ora uscita fuori solo nei confronti di mio marito, faceva capolino nel rapporto con mio figlio e rendeva ancora più difficile il distacco da una vita che mi piaceva molto.

E’ un mese e mezzo che sono tornata a lavoro. Non ho ancora metabolizzato il fatto, ma la nostra vita ha acquisito una certa routine che pare funzionare.

E’ quindi giunto il momento per trovare i lati positivi del rientro in ufficio…perché vanno trovati…vanno assolutamente trovati….

Pertanto ecco la lista dei PROS DEL RIENTRO IN UFFICIO:

- parlare qualche ora con persone alte più di 70 cm, può essere rilassante;
- ricominciare a parlare di diritto ed anche in lingua inglese può essere utile per ricordare che c’è stata tutta una vita, prima dei 30 anni, quasi interamente dedicata allo studio..e ti piaceva;
- dover indossare abiti diversi dalla tuta, doversi truccare un minimo, ti fa ricordare che sei una donna..e che non sei poi così male….;
- avere un lavoro che svolgi alla scrivania ti permette di mettere addirittura le scarpe col tacco…e questo..beh questo è il massimo…. ti fa sentire quasi Carrie di sex and the city che indossa delle Manolo Blahnik;
- prendere il caffè con le colleghe per sparlare dei capi e dei look delle altre colleghe….non ha prezzo…!

E poi???? Dunque dunque, mumble mumble….non dimentico qualcosa?

Ah ovviamente sì…..il PROS PIU’ PROS di tutti è decisamente il mitico 27 del mese!!!!

sabato 13 febbraio 2010

E SI PROVAN TUTTE!!

Tentiamo di nuovo la fortuna, questa volta con mammagiramondo!

ecco il link


http://mammagiramondo.blogspot.com/2010/02/giveaway-di-carnevale.html#links

UFFICIALE E POCO GENTILUOMO

Provengo da una famiglia in cui mio padre ha sempre fatto passare avanti le signore. Ricordo, come fosse ora, una messa di mezzanotte piena zeppa di gente; io e i miei genitori eravamo arrivati per tempo per trovare un posto e ricordo mio padre alzarsi per far sedere una donna incinta arrivata allo scoccare della mezzanotte e lui in piedi per tutta la durata della funzione.

Forse è per questo che sono rimasta colpita dalla maleducazione incontrata in questi mesi nei confronti delle donne incinte e delle mamme a spasso con i mimmi.

Per esempio, quel giorno all’inps.

Premetto che io odio tutti i posti in cui devi attendere il turno allo sportello con in mano un bigliettino con codici tipo GHDJ65, CHU43, DHJDF78, ma questo è un problema mio.
Comunque, mi siedo col mio pancione di otto mesi sulle scomode sedie delle inps con il mio bigliettino recante il codice HDJ32 e attendo pazientemente il mio turno……
Bbbbippp HDJ31…urka, hanno chiamato il numero prima del mio…bene…tra poco sta a me…bbbbbbbbip…HDJ32..ah che fortuna, il tizio prima di me non c’è….sta a meeee…eccomi..arrivoooooo!
Mi alzo scattante (‘zomma…scattante per quel che può scattare una che sembra che abbia dimenticato che i cocomeri si mangiano a fette) e arrivo allo sportello.
Comincio ad esporre il mio caso ed ecco che arriva HDJ31…sììììì arriva il tizio che era prima di me in base agli stupidi codici e che si era addormentato sul water, acceso una sigaretta, rotto le balle… non so…insomma il tizio che quando era stato chiamato non si era presentato e che per me ormai aveva perso la sua occasione.
Invece HDJ31 dice di essersi allontanato solo un attimo e che c’era lui prima di me.
Lo guardo incredula, porca miseria, HDJ31 che cavolo dici??? Primo, hai dormito e poi, non lo vedi che sono incinta??????
Niente, di fronte all’omertoso silenzio dell’intendente inps, me ne torno sulle seggioline scomode ad aspettare che HDJ31 finisca i suoi porci comodi.

Questo è uno dei numerosi episodi di scarsa gentilezza a cui ho assistito in questi mesi, e mi colpisce. Mi colpisce come il fatto che, per lo meno a Firenze, nei posti macchine per famiglie all’ikea, difficilmente si vedono parcheggiare babbi e mamme con bambini al seguito.

Ancora una volta, quindi, come dice Margaret Mazzatini, la speranza è dei figli: la speranza che divengano uomini e donne capaci di atteggiamenti gentili e cortesi nei confronti delle donne, dei disabili, degli anziani insomma, la speranza che divengano uomini e donne capaci di fare piccoli grandi gesti di civiltà.

giovedì 11 febbraio 2010

give away bismama!!

Il kit per il piedino o la manina di Pasquins lo vogliooooooo!

ecco l'indirizzo se volete anche voi fare impronte dei vostri mimmi...


http://bismama.blogspot.com/2010/01/my-first-blogcandy-handprint-of-your.html

mercoledì 10 febbraio 2010

"La donna, la donna, la donna..o l'omo?" (Benigni, Berlinguer Ti Voglio Bene)

Si parte da un assunto inconfutabile: non si può dare ad un uomo più di un compito alla volta.
Mi spiego con un banale esempio: l’altra sera era quasi ora di cena ed ero veramente stanca. I capelli approssimativi e sconvolti dal clima umido di questi giorni, la faccia bianca e qualche zona necessitante di ceretta. Necessitavo di una doccia.
Non faccio mai coincidere la doccia con l’orario di cena perché questo causa, di solito, sconvolgimenti organizzativi paurosi.
Ma non resistevo. Quindi metto sul fuoco due hamburger (cioè due banalissimi hamburger, non un’anatra da farcire, cucire, condire e cuocere) e faccio a Mitch il seguente annuncio: “faccio una doccia, puoi tenere Pasquins apparecchiare e seguire gli hamburger?”
In quel momento ho letto nella faccia di Mitch il panico; Mitch è un marito e un padre straordinario, ma fa una cosa alla volta e, in quanto uomo, per lui è inconcepibile pensare due cose insieme e gestirle contemporaneamente.
Cioè, un uomo legge la gazzetta e pensa al campionato (al massimo a tale attività può legare una seduta riflessiva nel wc), un uomo mangia e pensa al cibo, un uomo lavora e pensa al lavoro, guarda un film e pensa alla trama.
Lo so lo so, c’è una cosa che l’uomo riesce a fare insieme a qualsiasi attività: pensare al sesso, ma questa è un’altra storia.
Una donna no. I neuroni di una donna non risposano mai: una donna fa sempre due o tre cose insieme, riesce a far ridere il bambino mentre segue il cibo che cuoce, mentre affetta la verdura e parla col cordless tenuto fra l’orecchio e la spalla.
Ecco perché le donne hanno sempre le mani con bruciature da ferro da stiro o forno, con tagli causati da affettatrici e coltelli…perché le donne, le mogli, le mamme fanno sempre mille cose insieme.
Siete d’accordo con me?

lunedì 8 febbraio 2010

incrociamo le dita

Voglio vincere il give away!!

se anche voi volete tentare la fortuna random..ecco il link

http://mercatinodeipiccoli.com/2010/02/01/il-giveaway-con-il-pon-pon/

domenica 7 febbraio 2010

Beati gli ultimi

Quando aspettavo Pasquins la mia pancia era piccola.

Avendo trascorso i mesi centrali della gravidanza in inverno, chiusa nel giubbotto, ed avendo passato gli ultimi due mesi a letto, credo che i miei vicini si siano accorti che aspettavo un bambino solo quando lo hanno visto in carrozzina.

Comunque io ho sofferto molto per le dimensioni della mia pancia. Sembrava fosse un indice di salute del bambino e soprattutto non c’era occasione in cui non mi venisse fatto notare. Al corso preparto, alcune mamme basse e cicciotelle, con date presunte parto successive alla mia e pance gigantesche, sembrava godessero a farmelo notare e io incassavo pensando “cicce belle…cioè… io sono uno e settanta e quando sono rimasta incinta pesavo (oh..cavolo, cavolo, cavolo, cavolissimo cavolo) 56 kg…a voi ci vuole più tempo a girarvi che a saltarvi anche quando non siete incinte…un motivo ci sarà se avete più pancia” .

Sembrava che l’equazione fosse: pancia grossa=salute.

In effetti me l’hanno talmente tirata che poi sono stata ferma per oligoidramnios (poco liquido)…ma non mi ero accorta che, coi paragoni tra pance, stava iniziando una nuova fase della vita che pensavo di aver abbandonato alle scuole medie: la fase in cui i paragoni diventano fondamentali e ossessivi.

Tutto ciò si è amplificato con la nascita del bambino in un modo del tutto inaspettato.

I primi mesi, infatti, la quantità di grammi che un bambino fa a settimana è uno degli argomenti principali dei discorsi tra mamme. Pensate alle facce che facevano quando dicevo che io la bilancia dopo il primo mese l’avevo rispedita al mittente in quanto mi basavo sul controllo di pipì e cacca fatta, cioè sul principio empirico per cui se qualcosa esce (e usciva a bestia) allora qualcosa entra, cioè il latte era sufficiente.

E poi i percentili….oh mamma…questa invenzione diabolica di chissà quale pediatra, creata apposta per far vantare le mamme di quelli all’80 e far sentire delle tapine quelle in un rispettoso 25.

Andando avanti nei mesi la competizione si è fatta ancora più ardua: prima un bambino gattona, parla, cammina ecc…. più è in gamba.

Questa mi sembra una considerazione veramente inutile e assurda.

I bambini infatti arrivano ai loro piccolo-grandi traguardi seguendo i loro personali tempi. E i loro tempi non possono essere utilizzati per giudicarli, ma solo per essere apprezzati e stimati per ciò che raggiungono.

Pasquins è stato molto precoce a stare seduto, ma è da mo’ che non si schioda da questa posizione, di gattonare o alzarsi non se ne parla. Ma va bene così, inutile spiegarlo a chi fa sempre le solite domande: “gattona?cammina?”

Ma il massimo credo si raggiunga al momento della conta dei denti. Tipico fra le mamme al parco.
Insomma i denti… progressi che non dipendono neanche da una capacità o da un’attitudine…chissenefrega se arrivano prima o dopo….anzi….care mamme di bimbi con gengive vergini, ve lo dice una che allatta uno con 4 incisivi, i vostri capezzoli sono molto molto molto fortunati!!!!

sabato 6 febbraio 2010

Le verità nascoste-parte seconda..ovvero Estivill santo subito!

Dal 2 maggio al 25 novembre 2009 non ho fatto una notte intera di sonno.

Neanche una.

Chi non ha provato una cosa del genere non sa cosa significhi.

Ci sono, infatti, bambini stra-ordinari che da subito dormono sei ore di fila e magari di giorno schiacciano anche un pisolino di tre ore permettendoti di lavarti (cosa non scontata nei primi mesi dopo il parto) o dormire un’oretta.

Poi ci sono bambini ordinari…..e..ovviamente ......Pasquins era così…

I bambini ordinari si addormentano alla tetta e poi, riposti nella cullina con l’accuratezza con cui si maneggia una bomba a orologeria, appena si accorgono che la tetta non c’è, “gli piglia malissimo”, quindi si svegliano e, ahimè, non si riaddormentano da soli, ma vogliono di nuovo la tetta o un babbo che saltella con loro in braccio su e giù per la stanza.

Ecco…..ai corsi e nei libri, in merito alle vostre nottate bianche, vi diranno che i risvegli nei neonati sono fisiologici….

Sì. E’vero. Pretendere che un cucciolo che è stato nella pancia della mamma per mesi abbia i ritmi di un adulto è del tutto fuori luogo.

Nonostante ciò, quando incontro persone che sostengono che l’allattamento è un momento magico e rilassante e che non dormire per allattare e cullare è fisiologico e necessario…beh mi arrabbio come una bestia…

Non dormire è deleterio. E’deleterio per il rapporto di coppia, perché alle due di mattina o alle tre o alle quattro il vostro compagno vi sembrerà pieno di difetti e il giorno dopo lo insulterete (se ancora non lo avete fatto di notte) per qualsiasi cosa.

Ma è deleterio anche per il rapporto con il bambino. Nei giorni in cui non dormivo neanche 4 ore penso che Mitch mi telefonasse da lavoro solo per accertarsi che non avessi gettato Pasquins dalla finestra……

Comunque, noi ogni mattina accendiamo un cero ad Estivill, nel senso che abbiamo risolto il problema insonnia con il metodo fate la nanna….
Non mi soffermo qui a discutere sulla bontà o meno di tale metodo, magari lo farò su un altro post…

Dico solo che, sebbene il sonno di un neonato non possa somigliare in tutto e per tutto a quello di un adulto, ogni coppia dovrebbe trovare un metodo per risolvere l’insonnia del proprio figlio.
Perché dormire, insieme, marito e moglie, mamma e babbo, nel proprio lettone ed avere il tempo per farsi due coccole o far due parole, ci ha reso genitori più sereni e disponibili. E il nostro bambino ha goduto di tutti gli effetti di un buon sonno ristoratore.

Insomma Eduard Estivill, a noi ,ci ha reso più felici.

giovedì 4 febbraio 2010

le verità nascoste..parte prima

"Pronto?"
"Sì qui è il reparto di ostetricia dell'ospedale X dove lei ha partorito, volevamo farle qualche domanda su come procede l'allattamento di suo figlio"
"(mannaggia a me a quando barro il consenso alla privacy senza leggere mai un tubo)..mi dica.."
"Allatta al seno?"
"Sì"
"in modo esclusivo?"
"Sì"
"Niente aggiunte?"
"no"
"tisane, camomilla?"
"(ma magari la pigliasse..almeno dormirebbe un po' di più) No"
"il ciuccio lo prende?"
"no, lo odia (sob)"
"il biberon?"
"no, lo odia"
"Ha allattato nelle ultime ore?"
"(dunque sono le nove del mattino, stanotte si è svegliato 5 volte e cinque volte l'ho riaddormentato con la poppa...) eeeeehh..a'voglia!"
"Complimenti signora, lei sta portando avanti l'allattamento in modo splendido"
...perchè quest'ultima frase mi è suonata un po' come una presa di culo?
Ora vi dico il perchè.
Mi sembra infatti doveroso avvisare le primipare che, non si sa per quale patto tacito, alcuni aspetti della maternità sono totalmente omessi nei corsi preparto e sono solo oggetto di una mera tradizione orale tra amiche che si ritrovano ai giardini dopo la nascita dei pupi.
Quindi, carissime, avete qui la fortuna di leggere in anteprima ciò che, probabilmente, vi troverete a sostenere sulle panchine di un parchino tra qualche mese.
Cominciamo con alcune piccole osservazioni sull'allattamento.
L’allattamento non è roba adatta a tutte le donne: cioè, da un punto di vista scientifico tutte le donne sono potenzialmente in grado di produrre latte a sufficienza da sfamare due gemelli. In pratica però la buona riuscita dell’allattamento dipende da una molteplicità di fattori ed io non me la sento proprio di biasimare chi, per scelta o per necessità, deve crescere i figli a “stipendio e nidina 1 e 2”.
Io ho avuto la fortuna che Pasquins si è attaccato da solo subito dopo la nascita ed in modo corretto. Non ho mai avuto ragadi e tre giorni dopo la sua nascita siamo tornati a casa coccolati dai nonni e quindi con la possibilità di dedicare all’allattamento tutto il tempo necessario.
Questo però non accade sempre.
Alcuni neonati fanno fatica ad attaccarsi, hanno bisogno di stare in culla termica o semplicemente sotto la lampada per l’ittero e così se ne vanno momenti preziosi per avviare l’allattamento.
E questo è solo l'inizio, altre difficoltà si possono incontrare nel corso dei mesi successivi.
Ci sono infatti bambini che fin dall’inizio puppano ogni tre ore, il resto del tempo dormono e la
notte fanno da subito una ronfata di sei ore.
Ma la maggioranza dei neonati:
-mangiano ogni ora fino al compimento del primo mese..e per ogni ora intendo OGNI ORA, il giorno e la notte…;
- hanno le colichette, preferibilmente durante la notte, e così ti senti in colpa perchè qualsiasi cosa mangi pensi possa trasformarsi automaticamente in aria nel pancino del tuo bimbo;
- al compimento del terzo mese continuano ad avere le colichette o il reflusso o, culo sommo, le colichette e il reflusso..insieme;

Ecco..Pasquins era un bambino così…..ecco perchè quando ho ricevuto la telefonata dall'ospedale averi voluto indietro i soldi del corso preparto (ah..era gratis?), perchè comunque qualche difficoltà nell'allattamento si incontra sempre.

Intendiamoci, ora che Pasquins ha 9 mesi e che lo allatto per le ultime volte, una lacrimuccia di commozione mi scende sulla guancia quando lo attacco….ma

siamo veramente sicure che l’allattamento sia solo un magico momento di tenerezza?...

mercoledì 3 febbraio 2010

oh no un'altra mamma blogger...(eh sì!)


Qui si narrano le avventure di Katefox (la mamma), Mitch Mc Deere (il babbo) e Pasquins (9 mesi)

Io, Katefox, ho 31 anni, sono nata e cresciuta a Firenze.

Sono una moglie da quasi quattro anni

Sono un avvocato costretta a fare l’impiegata per motivi poco originali (“a far l’avvocato prima di guadagnare passa un sacco di tempo..” “non ho parenti che hanno uno studio da lasciarmi..” “a Firenze ci sono 3.900 avvocati per 390.000 abitanti” bla bla).

Sono una mamma da 9 mesi. Sono una mamma che, alla ventottesima settimana di gravidanza, è arrivata balzellante al controllo dal “gine”, convinta di avere l’autorizzazione a lavorare fino all’ottavo mese e invece si è sentita dire che il suo mimmo era in secca, cioè non aveva molto liquido amniotico in cui sguazzare.
Pertanto mi sono ritrovata a passare gli ultimi due mesi di attesa tra il divano ed il letto, con lunghissime giornate divise in unità di tempo come le giornate di Hugh Grant in About a Boy: colazione= 1 unità di tempo, lettura di libro= 1 unità di tempo, telefonata per sfogarmi delle mie sfighe gravidiche= 1 unità di tempo (a volte 2 unità…), puntura di calciparina e ingestione di vasosuprina= 1 unità di tempo.
Il resto della giornata era invece dedicato allo zapping tra programmi altamente culturali come Mattino cinque e Pomeriggio cinque che mi hanno fatto imparare un sacco di cose interessantissime e di vitale importanza su Eva Henger e sulla sua gravidanza contemporanea alla mia (ma ovviamente lei di liquido ne aveva abbbestia) e hanno fatto sì che quando Pasquins, adesso, sente la voce della D’Urso cominci a piangere come un disperato.
In queste giornate di tregenda, però, ho cominciato a frequentare assiduamente il wide world web. Mi sono così imbattuta in forum e blog dove le mamme condividono le proprie vicende di vita ed ho trovato la cosa molto divertente ed utile, in quanto si sa…mal comune…mezzo gaudio.
E così, “cari miei 25 lettori”, ho pensato che anche io, con le mie avventure, avrei potuto intrattenere mamme ferme a letto in attesa dei loro cuccioli, o avrei potuto far sorridere mamme alle prese con i primi difficili mesi coi pargoli, ma soprattutto avrei potuto creare un luogo di scambio di commenti sull’essere, oggi, tutt’insieme, appassionatamente, MAMMA, MOGLIE, LAVORATRICE, SULL’ESSERE DONNA. Ossia su “quel lavoro duro”..che qualcuno deve pur fare!


P.S. grazie al cielo varie “unità di tempo” erano occupate dalla compagnia di mio marito, Mitch Mc Deere (il nome è quello dell’avvocato protagonista de Il Socio) , uomo fantastico e padre eccezionale. Inoltre, grazissime al cielo, nostro figlio, che sembrava volessero far uscire alla 30sima settimana, è nato alla 40 settimana con parto naturale velocissimo e con (si è scoperto solo allora) tantissimo liquido, anzi Cino è nato esattamente alla dpp….se sei una mamma in attesa sai cosa significa…..

p.s. 2..perchè Katefox?…Kate Fox era la protagonista di un telefilm sfigato (Miss Match) che avremo visto in due, in cui Alicia Silverstone faceva l’avvocato….insomma tra tutte le avvocatesse della tv potevo scegliere tra lei e Miranda di Sex and The City, ma la silverstone è più belloccia..!(la vedete nell'immagine)
infine Pasquins…no pasquins è una storia lunga..vi basti sapere che ha un nome reale molto più bello del nickname.