sabato 20 marzo 2010

L'Ape va sul fiore.....

Quando ero alle superiori non perdevo una puntata di Beverly Hills 90210. Non ricordo su quale giornalino una povera giornalista si prestava a rispondere alla posta del cuore con l’identità di Cindy Walsh.come chi è Cindy Walsh?..è la mamma di Brenda e Brandon, una sorta di nonna papera che viveva al sole della California, faceva la spesa a Malibù e, invece che a Ciccio, la merenda la preparava a quel gran figo di Dylan.
Insomma, tutto ciò per dire che da quando è nato Pasquins, anche io mi sento una specie di Cindy Walsh, cioè ricevo molto spesso, e con grande piacere, confidenze da parte delle amiche in merito ai figli o alla vita di coppia. Il problema è che mi vengono poste domande a cui vorrei rispondere con la facilità con cui si risponde nella Posta del cuore, ma che, invece, mi mettono in crisi in quanto non ho so cosa consigliare oppure non ho risposte soddisfacenti.
Comunque, la domanda che più mi mette in difficoltà è :“Katefox, tu che avuto un bambino…come hai fatto ad averlo?”
Premesso che nessuna delle donne che mi fa questa domanda ha bisogno che spieghi loro che l’ape va sul fiore, coglie il polline ecc…ecc…, questa domanda nasconde una cruda verità: avere figli può essere facilissimo e può essere difficilissimo.
Questa domanda mi è infatti rivolta da chi ha cominciato la “caccia alla cicogna” ma non vede i risultati e comincia, giustamente, a deprimersi.
Il problema è che io non so cosa rispondere a queste donne.
Non so cosa rispondere perché io ho avuto fortuna. Sì, io non ho “maratonato” nei giorni fertili, non ho seguito posizioni magiche, non mi sono fatta prescrivere esami o medicine dal “gine”.
Ma non so cosa rispondere anche perché ogni risposta mi sembra inadeguata in quanto è tangibile il dolore misto alla speranza che c’è nelle parole di queste donne.
Pertanto il mio atteggiamento si è ormai assestato su tale linea:
- riferisco la mia personale esperienza, invitando, magari a prendere l’acido folico che, si dice, sia un fertilizzante naturale;
- ascolto, ascolto, ascolto: chi vive una situazione del genere ha bisogno di sfogarsi, parlare, buttare fuori le ansie, quindi io ascolto.
- evito come la peste la fatidica frase “devi farlo senza pensare che stai concependo un bambino”. Questo in realtà sembrerebbe il consiglio più sensato. E’ evidente infatti che il relax mentale e fisico possono aiutare il concepimento. In realtà però, chiedere ad una donna che aspetta una gravidanza che tarda ad arrivare, di non pensare a questa cosa è un atteggiamento ipocrita e inutile. E’impossibile non pensarci.
- E’ però possibile adottare dei metodi che almeno permettano alla coppia di rilassarsi. Per esempio consiglio di incentivare le cenette a due o altre situazioni romantiche, come viaggi, week - end fuori porta.

Infine racconto che molte donne mi hanno confidato di avere concepito i loro figli durante un rapporto avvenuto dopo una litigata con il partner, quando si cerca di rappacificarsi, ma si è ancora quel tanto arrabbiati da scatenare la passione e si ancora un po’ presi nella testa da dimenticarsi, appunto, che potrebbe nascere un figlio.

Comunque ascoltare con gentilezza è sempre la cosa migliore e continuerò a farlo molto volentieri perché non vedo l’ora di tenere in braccio, come una zia, i futuri bimbi delle mie amiche.

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