giovedì 18 marzo 2010

una mamma no OGM

Ieri ho quasi provocato un incidente stradale con due omogeneizzati.

Cioè, sono uscita da lavoro e mi sono fiondata da un negozio di prodotti biologici per fare incetta di cibo e prodotti per Pasquins.

Come al solito però, sono totalmente incapace nel valutare quanta spesa posso portare sul motorino e, generalmente, esco dal negozio con delle immense buste piene zeppe di roba, che non entrano nel vano sella, non stanno sulla pedana in mezzo alle gambe, non stanno attaccate al manubrio!

Inoltre ieri avevo un’immensa borsa finto-Louis V che non aiutava l’operazione.

Quindi, ieri, di fronte alla marea di prodotti invitanti, non resisto e riempo un cestino fino al limite. Arrivata alla cassa decido di comprare una busta di stoffa, perché fa figo, fa eco-chic e poi magari resiste di più.

Sistemo la borsa di stoffa sulla pedana, ci poso sopra la finto Louis V gigante e metto in moto tenendo i piedi fuori tipo Olivia di braccio di ferro.

Arrivata sui Viali di circonvallazione di questa ridente città sento un tonfo sordo PAAAAAFFF

Ecco, porcamiseriaccia ladra…mi sarà volato fuori dalla finto Louis V il portafoglio…e ora?
Invece mi fermo, mi giro e vedo due omogeneizzati alla pera rotolare a velocità supersonica in mezzo ai viali….

E’ stato solo un attimo: dopo un secondo c’erano passate sopra tre macchine e dei miei bei vasetti biologici non era rimasto nulla…….

Questo post dà un’immagine distorta di me e non tanto perché non sono propriamente un pericolo pubblico in macchina o in motorino, ma perché sembro una fanatica del biologico.

Chiariamo subito: mentre preparo la cena mi faccio sempre un aperitivo di coca cola, da quando sono piccola ho sempre mangiato tante merendine e il pollo no OGM mi sembra un po’ stoppaccioso (si dice in Toscana).

Da quando ho svezzato Pasquins però (complice la presenza di Nonnasuocera super esperta di cibi biologici e coltivatrice di ottima verdura senza schifezze) ho cominciato a fare più attenzione a quello che mangio e che preparo per i miei uomini.
Ho imparato tante cose interessanti e conosciuto prodotti ottimi.
Mi chiedo però fino a quando sarà possibile tenere Pasquins indenne dalle schifezze industriali. Infatti nella diatriba cibi sani-cibi preconfezionati si dimentica spesso una cosa: i bambini sono estremamente conformisti.
Cioè, quando cominceranno le festine di compleanno con bibite gassate fosforescenti e cibi assurdi, sarà giusto vietare a mio figlio di mangiarli? Attualmente penso di no; è fondamentale educare i bambini ad un’alimentazione sana, ma non voglio che Pasquins, in futuro, si senta escluso quando è a scuola, al momento della merenda o è alle feste e tutti bevono la coca cola.
Insomma è un po’ come quando comincerà a chiedermi le scarpe fighe da ginnastica: non me la sentirò di vietargliele solo per un’impostazione ed un ragionamento che potrà comprendere meglio solo quando sarà più grande.
E’ anche vero però che le scarpe non si mangiano…., il cibo incide sulla salute.
Attualmente comunque, la penso così, chissà se da qui alle prime festine avrò cambiato idea….

2 commenti:

  1. :-) sei proprio simpatica. Anche io sono per le vie di mezzo. Inoltre non so quanto ci si possa fidare dei cibi biologici comprati nei supermercati... io sono un po' scettica. Mangiare frutta e verdura coltivati da qualcuno che si conosce invece si, mi piace tanto ma non sempre è possibile. Io al mio Topastro davo anche la frutta fresca, ma lui preferiva gli omogeneizzati, eh eh.

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  2. Grazi Claudia!
    alla fine la morale è che si deve anche seguire i gusti dei piccoli.
    E comunque alcuni omogeneizzati sono ottimi come qualità, gusto e salute..quindi...viva anche la comodità

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