giovedì 1 aprile 2010

Indovina chi viene a cena

Martedì scorso è venuto a cena da noi D., compagno di liceo di Mitch.
Anche D. è un neobabbo.
Anche D. quindi è un uomo che da parlare di calcio e lavoro è diventato tutto "baubau micio micio" di fronte alla meraviglia della vita.
Mi hanno fatto tenerezza Mitch e D. a sentirli parlare delle gioie della paternità, a sentire quanto hanno sofferto i momenti del parto mentre le loro compagne stavano urlando di dolore, a sentire quanto anche la loro vita sia cambiata per l'arrivo di questi cuccioli.
E mi ha colpito soprattutto una cosa: quanto sono differenti i dialoghi tra babbi rispetto a quelli tra mamme.

Tra mamme spesso, troppo spesso, il dialogo cela una buona dose di competizione:
-"ha messo un dentino" "ah il mio ne ha già quattro"
- "cammina da quando ha nove mesi, lui?"
- "ma come non gattona ancora? ne hai parlato al pediatra?"
-"al mio nido fanno anche lingua inglese" "al mio imparano a scrivere".

Invece i babbi no. I babbi si scambiano impressioni maschili sullo stupore provato di fronte ai figli:
-"hai visto come è bello quando torni da lavoro e ti sorride e ti lancia le braccine?" "sì ora è ancora più bello tornare da lavoro"
-"ci pensi quando fra qualche anno li porteremo a giocare a calcio insieme?"
- "non vedo l'ora che cammini e parli, per insegnargli tante cose" "sì spero che quest'estate cammini così potrò insegnarli come è bella la natura in montagna"...

insomma...a parte la carie che mi stava venendo a sentire tutte queste smancerie...mi sono cullata al suono di questi meravigliosi discorsi che, una volta tanto, non contenevano parole come "percentile, pediatra, denti, asilo, il mio fa, il mio dice, il mio è"

una bella serata davvero!

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