giovedì 25 febbraio 2010

Santi nonni, santa pazienza

“Come sei fortunata Katefox ad avere i nonni sempre disponibili a tenere Pasquins”

Non passa giorno che io non mi senta ripetere questa frase che è sicuramente una grande verità.
Infatti, quando la mattina esco per andare a lavoro sono triste, ma tranquilla perché so che Pasquins sta con persone che lo amano tantissimo e quindi, posso lavorare sapendo che sarà accudito e coccolato. E questa è la cosa più importante.
Inoltre, quando sento quanto spendono le amiche per una baby- sitter o per il nido sono felice di poter spendere quei soldi risparmiati, in altre cose.

Però……
Con la nascita di un bambino tutti quei rapporti che ti eri lasciata alle spalle con una convivenza o con il matrimonio, ritornano prepotentemente a far parte della tua vita. E ritornano trasformati, modificati da quella nuova piccola vita che catalizza tutta la nostra esistenza.

Io ho sempre avuto un ottimo rapporto con i miei genitori. Nei nostri tre anni di matrimonio senza figli li vedevamo ogni tanto e sempre con piacere, anche perché abitavano vicino a noi, ma non erano mai una presenza ingombrante.
I genitori di Mitch per motivi di lavoro vivono fuori città per gran parte dell’anno e quindi li sentivamo poco e li vedevamo ancora meno.

Adesso invece in casa mia, dalle 8 di mattina c’è sempre una nonna:
- la Nonnasuocera: esperta di omeopatia, cibi biologici, vita naturale che è fonte di notizie interessanti e utili per la dieta e la salute di Pasquins, ma che è anche la nonna che se mi vede bere il mio aperitivo a base di Coca Cola me la fa lunga due ore sul fatto che “se metti in quello schifo un pezzo di carne domattina non lo ritrovi…”. Che è sempre solerte e attiva, ma che in questo modo diventa anche distratta e semina vestiti e giocattoli ovunque….
- La Nonnamamma: la quale ha altri tre nipoti oltre a Pasquins e che sta sempre tesa e calcola i minuti trascorsi con i singoli nipoti perché non vuole far passare avanti nessuno. Che è sempre preoccupata che Pasquins si annoi o pianga e quindi lo tiene sempre in collo e non lo fa mai dormire perché se lo mette nel lettino e lui fa nghe nghe due minuti lei dice. “sai urlava”…

Sono ovviamente cose che noto e che mi infastidiscono quando sono stanca e torno dal lavoro. E questo post serve solo da minimo sfogo e per sdrammatizzare quelli che non sono certo problemi.
Lasciare un bambino a qualcuno che non sei te è sempre fonte di un minimo d'ansia e comporta una buona dose di pazienza e la realtà è proprio quella che mi dicono tutti i giorni, ossia che siamo veramente molto fortunati e che, forse, la coca cola è vero che non fa tanto bene!!!

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