lunedì 22 marzo 2010

Poi dici che son sempre malati...

Una delle notizie che più ha fatto chiacchierare la città negli ultimi giorni, riguarda tre cogliomberi ventenni che, non sapendo che fare una sera, hanno pensato bene di fare una torta con un ingrediente particolare: l'hashish!
Non contenti, ne hanno offerta una fetta alla colf filippina che l'ha fatta assaggiare al figlioletto di un anno e mezzo. Risultato: entrambi ricoverati per intossicazione da sostanze stupefacenti.
Grazie a Dio ora mamma e figlio stanno bene e quindi possiamo utilizzare questa notizia solo per chiederci dove stiamo sbagliando con i nostri giovani se, per divertirsi, hanno bisogno di queste cose assurde.

Comunque questa notizia a me è venuta in mente anche sabato pomeriggio.
Io Mitch e Pasquins ci siamo recati al compleanno della unenne M.
Al momento del taglio della torta, essendo, appunto, la festeggiata una bimba di un anno, non era in grado di soffiare sulla candelina e quindi tutti i fratelli maggiori sono stati invitati ad avvicinarsi alla torta e ad aiutare M. a spegnere la candelina.
Ecco, in quel momento sono partiti all'unisono i soffi, con annessi sputacchi, di cinque o sei bambini in età di materna che dovevano essere un ricettacolo dei più moderni virus che girano nelle scuole fiorentine.

Insomma, noi la torta ce la siamo mangiata, anche perchè era ottima, ma a livello di pericolosità non so quanto fosse lontana dalla torta all'hashish!

sabato 20 marzo 2010

L'Ape va sul fiore.....

Quando ero alle superiori non perdevo una puntata di Beverly Hills 90210. Non ricordo su quale giornalino una povera giornalista si prestava a rispondere alla posta del cuore con l’identità di Cindy Walsh.come chi è Cindy Walsh?..è la mamma di Brenda e Brandon, una sorta di nonna papera che viveva al sole della California, faceva la spesa a Malibù e, invece che a Ciccio, la merenda la preparava a quel gran figo di Dylan.
Insomma, tutto ciò per dire che da quando è nato Pasquins, anche io mi sento una specie di Cindy Walsh, cioè ricevo molto spesso, e con grande piacere, confidenze da parte delle amiche in merito ai figli o alla vita di coppia. Il problema è che mi vengono poste domande a cui vorrei rispondere con la facilità con cui si risponde nella Posta del cuore, ma che, invece, mi mettono in crisi in quanto non ho so cosa consigliare oppure non ho risposte soddisfacenti.
Comunque, la domanda che più mi mette in difficoltà è :“Katefox, tu che avuto un bambino…come hai fatto ad averlo?”
Premesso che nessuna delle donne che mi fa questa domanda ha bisogno che spieghi loro che l’ape va sul fiore, coglie il polline ecc…ecc…, questa domanda nasconde una cruda verità: avere figli può essere facilissimo e può essere difficilissimo.
Questa domanda mi è infatti rivolta da chi ha cominciato la “caccia alla cicogna” ma non vede i risultati e comincia, giustamente, a deprimersi.
Il problema è che io non so cosa rispondere a queste donne.
Non so cosa rispondere perché io ho avuto fortuna. Sì, io non ho “maratonato” nei giorni fertili, non ho seguito posizioni magiche, non mi sono fatta prescrivere esami o medicine dal “gine”.
Ma non so cosa rispondere anche perché ogni risposta mi sembra inadeguata in quanto è tangibile il dolore misto alla speranza che c’è nelle parole di queste donne.
Pertanto il mio atteggiamento si è ormai assestato su tale linea:
- riferisco la mia personale esperienza, invitando, magari a prendere l’acido folico che, si dice, sia un fertilizzante naturale;
- ascolto, ascolto, ascolto: chi vive una situazione del genere ha bisogno di sfogarsi, parlare, buttare fuori le ansie, quindi io ascolto.
- evito come la peste la fatidica frase “devi farlo senza pensare che stai concependo un bambino”. Questo in realtà sembrerebbe il consiglio più sensato. E’ evidente infatti che il relax mentale e fisico possono aiutare il concepimento. In realtà però, chiedere ad una donna che aspetta una gravidanza che tarda ad arrivare, di non pensare a questa cosa è un atteggiamento ipocrita e inutile. E’impossibile non pensarci.
- E’ però possibile adottare dei metodi che almeno permettano alla coppia di rilassarsi. Per esempio consiglio di incentivare le cenette a due o altre situazioni romantiche, come viaggi, week - end fuori porta.

Infine racconto che molte donne mi hanno confidato di avere concepito i loro figli durante un rapporto avvenuto dopo una litigata con il partner, quando si cerca di rappacificarsi, ma si è ancora quel tanto arrabbiati da scatenare la passione e si ancora un po’ presi nella testa da dimenticarsi, appunto, che potrebbe nascere un figlio.

Comunque ascoltare con gentilezza è sempre la cosa migliore e continuerò a farlo molto volentieri perché non vedo l’ora di tenere in braccio, come una zia, i futuri bimbi delle mie amiche.

venerdì 19 marzo 2010

AUGURI BABBI!!!!

Tantissimi auguri a tutti i babbi, ma soprattutto a un babbo che
ama il calcetto ed il fantacalcio;
ha passato nottate a cullare un mimmo urlante per le coliche;
quando esce da lavoro non vede l'ora di tornare da noi;
è dolce ed affettuoso;
premuroso ed attento;
si lascia tirare il naso ed i capelli da quelle manine cicciotte;
prepara dei bagnetti fantastici;
è il nostro grande amore!

auguri Babbo Mitch!

stasera frittelle di San Giuseppe!

giovedì 18 marzo 2010

una mamma no OGM

Ieri ho quasi provocato un incidente stradale con due omogeneizzati.

Cioè, sono uscita da lavoro e mi sono fiondata da un negozio di prodotti biologici per fare incetta di cibo e prodotti per Pasquins.

Come al solito però, sono totalmente incapace nel valutare quanta spesa posso portare sul motorino e, generalmente, esco dal negozio con delle immense buste piene zeppe di roba, che non entrano nel vano sella, non stanno sulla pedana in mezzo alle gambe, non stanno attaccate al manubrio!

Inoltre ieri avevo un’immensa borsa finto-Louis V che non aiutava l’operazione.

Quindi, ieri, di fronte alla marea di prodotti invitanti, non resisto e riempo un cestino fino al limite. Arrivata alla cassa decido di comprare una busta di stoffa, perché fa figo, fa eco-chic e poi magari resiste di più.

Sistemo la borsa di stoffa sulla pedana, ci poso sopra la finto Louis V gigante e metto in moto tenendo i piedi fuori tipo Olivia di braccio di ferro.

Arrivata sui Viali di circonvallazione di questa ridente città sento un tonfo sordo PAAAAAFFF

Ecco, porcamiseriaccia ladra…mi sarà volato fuori dalla finto Louis V il portafoglio…e ora?
Invece mi fermo, mi giro e vedo due omogeneizzati alla pera rotolare a velocità supersonica in mezzo ai viali….

E’ stato solo un attimo: dopo un secondo c’erano passate sopra tre macchine e dei miei bei vasetti biologici non era rimasto nulla…….

Questo post dà un’immagine distorta di me e non tanto perché non sono propriamente un pericolo pubblico in macchina o in motorino, ma perché sembro una fanatica del biologico.

Chiariamo subito: mentre preparo la cena mi faccio sempre un aperitivo di coca cola, da quando sono piccola ho sempre mangiato tante merendine e il pollo no OGM mi sembra un po’ stoppaccioso (si dice in Toscana).

Da quando ho svezzato Pasquins però (complice la presenza di Nonnasuocera super esperta di cibi biologici e coltivatrice di ottima verdura senza schifezze) ho cominciato a fare più attenzione a quello che mangio e che preparo per i miei uomini.
Ho imparato tante cose interessanti e conosciuto prodotti ottimi.
Mi chiedo però fino a quando sarà possibile tenere Pasquins indenne dalle schifezze industriali. Infatti nella diatriba cibi sani-cibi preconfezionati si dimentica spesso una cosa: i bambini sono estremamente conformisti.
Cioè, quando cominceranno le festine di compleanno con bibite gassate fosforescenti e cibi assurdi, sarà giusto vietare a mio figlio di mangiarli? Attualmente penso di no; è fondamentale educare i bambini ad un’alimentazione sana, ma non voglio che Pasquins, in futuro, si senta escluso quando è a scuola, al momento della merenda o è alle feste e tutti bevono la coca cola.
Insomma è un po’ come quando comincerà a chiedermi le scarpe fighe da ginnastica: non me la sentirò di vietargliele solo per un’impostazione ed un ragionamento che potrà comprendere meglio solo quando sarà più grande.
E’ anche vero però che le scarpe non si mangiano…., il cibo incide sulla salute.
Attualmente comunque, la penso così, chissà se da qui alle prime festine avrò cambiato idea….

sabato 13 marzo 2010

Quando avrò un bambino....

Mi fanno molta tenerezza le mie amiche che ancora non hanno figli, ma che progettano di averne a breve.
Mi fanno tenerezza perchè sono come me come ero prima di Pasquins: piene di buone intenzioni.
Ancora non hanno scoperto l'unica verità: con i figli non puoi fare programmi perchè i figli ti rivoltano la vita.
Se eri una donna ordinata, avrai una casa con acari che si moltiplicano, cesti di roba da lavare ovunque e pavimenti opachi.
Se eri una donna curata, girerai per la città con i capelli raccolti da una pinza di nay oleari anni'80 e la parola mascara ti ricorderà solo un giocatore di calcio.
Se eri una tipa "fashion", ti troverai ad arraffare i primi vestiti che capitano e a pregare di non incontrare nessuno di conosciuto mentre sei fuori...tranquilla però..perchè se come me sommi tutti gli aspetti di cui sopra, anche il tuo migliore amico non ti riconoscerà.

Comunque, io sorrido tanto quando sento le mie amiche future mamme dire così:

"Quando avrò un bambino non uscirò mai trasandata:mi pettinerò, mi farò la piastra e mi truccherò come sempre" (io, a distanza di 10 mesi, ancora mi domando come farò a trovare il tempo per fare la ceretta perfetta per l'estate)

"Quando avrò un bambino continuerò ad indossare completini intimi sexy tutti i giorni" (le misure delle mie poppe sono cambiate, in questi 19 mesi, così tante volte che avrei dovuto svaligiare intimissimi per tenere fede a ciò)

"Quando avrò un bambino non rinuncerò mai ai fine settimana con il mio compagno" (io vorrei, vorrei davvero realizzare questa cosa, ma mi manca Pasquins...MI MANCAAA.....non ce la faccio, non ce la faccio, non ce la faccio ancora)

"Quando avrò un bambino lui dormirà nella sua culla e nella sua stanza" (questa è l'unica in cui sono riuscita, ma è anche questione di fortuna)

"Quando avrò un bambino, per educarlo, non mi importerà se piange un po': una regola é una regola!" (sì ma anche un lacrimone è un lacrimone..)

Intendiamoci, passati i primi mesi, sono rientrata in molti dei miei vestiti, mi trucco la mattina e non mi faccio proprio schifo; la casa è decente (quindi non chiamate gli assistenti sociali) e il tempo per la coppia è aumentato in qualità e quantità.

Però è proprio vero che un figlio ti rivolta come un calzino: ciò in cui credevi diventa un ricordo, ciò che pensavi deve essere rivalutato.
Un figlio ti fa diventare una donna nuova, ti fa scoprire un mondo nuovo meraviglioso da gustare tutto attraverso i suoi occhi!

sabato 6 marzo 2010

Pasquins-la sveglia umana

Eccola....è arrivata..inesorabile come il destino: mi è piombata addosso, pesante come la pietra che cadeva addosso a Spank, la stanchezza del ritorno a lavoro post-Pasquins.

All'inizio avevo l'adrenalina del "ritorno al mondo reale", la gioia di rivedere le amiche colleghe, l'emozione di rimettere scarpe col tacco, gli orecchini e l'ombretto e l'illusione di usare qualche neurone in attività diverse da cacchina, pappina, nannina, manina, ecc...

Ma, dopo solo due mesi, mi rendo conto che avrei assolutamente bisogno di un giorno di ferie...da tutto!

Che poi non è tutta colpa mia.

Voglio dire, torno e in stanza mi trovo un nuovo collega che ascolta dalle otto del mattino (e initerrottamente) musica jazz e simili. Io non ho niente contro la musica jazz, ma già arrivo a lavoro con l'occhio a serranda, se poi sento 'sta musica tutto il tempo, per stare sveglia, mi devo infliggere una tortura tipo quella di arancia meccanica.

Poi, l'argomento mimmi, si sa, è rigorosamente bandito. Le noemamme sono sempre evitate da tutti in pausa caffè perchè parlano sempre di popò, pipì, febbre e caccole. Questo è quello che molti, sbagliando, pensano, ma il risultato è che appena pronunci la parola "bambino" vieni guardata storta perchè tutti temono l'inizio di un comizio sui pannolini.

Pasquins dal mio ritorno a lavoro ha preso, nell'ordine, raffreddore, febbre, virus vomitino, febbre e per una settimana ha deciso che doveva mangiare yogurt a colazione, yogurt a pranzo, yogurt a merenda e yogurt a cena. Ah last but not least, nel frattempo ha messo anche 3 denti con ululati notturni di sottofondo...porino!

Il mio motorino, un vecchio Sca..abeo (sì Sca..abeo, mi hanno rubato la "r") è rimasto fermo con bloccasterzo inserito sulle ridenti colline fiorentine a chilometri dal mondo civile. Riportato sulla terra e riparato ha cominciato a trasformare le frecce in luci di posizione: niente più destra o sinistra, ma due luci accese fisse, insieme.

E infine, una cosa a cui non avevo, nella mia ingenuità, mai pensato mentre aspettavo Pasquins.
Per andare a lavoro devo mettere la sveglia alle sette. Potrei anche non metterla; Pasquins infatti si sveglia alle sette e ci desta con la sua vocina..ed è la sveglia più bella del mondo.
Il sabato e la domenica però le sette sono come le due di mattina. Io e Mitch, quindi, strisciamo a turno nella stanza di Pasquins, lo prendiamo e lo infiliamo nel lettone sperando in un riposino extra che non arriva mai.
La morale è che non si riesce mai a recuperare con una bella dormita ristoratoria.

In fondo la colpa è nostra: lo sappiamo che per i bambini il sabato e la domenica sono come gli altri giorni, dovremmo quindi andare a letto presto e dimenticare le dizioni "venerdì sera" e "sabato sera"..ma è dura..
insomma ...
è bello ogni tanto lasciarsi andare a qualche coccola sul divano con un dvd da guardare,
è bello chiacchierare a letto prima della buona notte...
è bello sapere che il giorno dopo non si lavora.


Quindi, ogni tanto, non si è cattivi cattivi se si pensa che è un peccato che i bimbi non abbiano, come la sveglia, la modalità week-end.

E soprattutto, non saremo cattivi cattivi quando tra breve, alle sei di mattina, nel silenzio della città e alle luci dell'alba, ci accorgeremo che manca anche un'altra fondamentale funzione: la modalità ora legale...

mercoledì 3 marzo 2010

Adesso...grazie a Te......

Adesso che sono passati 9 + 10 mesi.
Adesso che la poppata è una coccola nel caldo del piumone la mattina.
Adesso che la notte sognamo tutti e tre insieme, all'unisono, fino al mattino dopo.
Adesso che mangi il tuo primo ragù ed io e babbo facciamo scarpetta nel cuocipappa, ridendo.
Adesso che le secchiate di vasosuprina sono un ricordo, non lontano, ma quasi.
Adesso che nelle gambe ci sarebbe spazio per altre centinaia di punture di calciparina.
Adesso che si riesce a fare una cenetta a due, almeno per san valentino.
Adesso che la data dell'ultima mestruazione serve solo per vedere quando arriverà la prossima.
Adesso che sei sempre meno neonato e più bambino.
Adesso che hai i capelli color miele e guardi la vita con i miei occhi.
Adesso che sorridi con la bocca di tuo babbo.
Adesso che hai i tuoi gusti, le tue espressioni che non sono i nostri, ma solo tuoi.
Adesso che incontriamo a spasso le pance che cullano dentro chi avrà un anno meno di te.
Adesso che ti immagino in compagnia a litigare e ridere con chi è più piccolo di te...

Adesso, inaspettattamente, improvvisamente, incredibilmente e grazie a te sento voglia di vita, ancora.

Give away mammagiovane

Questo give away ha in palio dei bellissimi pupazzi..perchè non partecipare?

http://mammagiovane.blogspot.com/2010/01/giveaway-per-ringraziarvi.html