Eccola....è arrivata..inesorabile come il destino: mi è piombata addosso, pesante come la pietra che cadeva addosso a Spank, la stanchezza del ritorno a lavoro post-Pasquins.
All'inizio avevo l'adrenalina del "ritorno al mondo reale", la gioia di rivedere le amiche colleghe, l'emozione di rimettere scarpe col tacco, gli orecchini e l'ombretto e l'illusione di usare qualche neurone in attività diverse da cacchina, pappina, nannina, manina, ecc...
Ma, dopo solo due mesi, mi rendo conto che avrei assolutamente bisogno di un giorno di ferie...da tutto!
Che poi non è tutta colpa mia.
Voglio dire, torno e in stanza mi trovo un nuovo collega che ascolta dalle otto del mattino (e initerrottamente) musica jazz e simili. Io non ho niente contro la musica jazz, ma già arrivo a lavoro con l'occhio a serranda, se poi sento 'sta musica tutto il tempo, per stare sveglia, mi devo infliggere una tortura tipo quella di arancia meccanica.
Poi, l'argomento mimmi, si sa, è rigorosamente bandito. Le noemamme sono sempre evitate da tutti in pausa caffè perchè parlano sempre di popò, pipì, febbre e caccole. Questo è quello che molti, sbagliando, pensano, ma il risultato è che appena pronunci la parola "bambino" vieni guardata storta perchè tutti temono l'inizio di un comizio sui pannolini.
Pasquins dal mio ritorno a lavoro ha preso, nell'ordine, raffreddore, febbre, virus vomitino, febbre e per una settimana ha deciso che doveva mangiare yogurt a colazione, yogurt a pranzo, yogurt a merenda e yogurt a cena. Ah last but not least, nel frattempo ha messo anche 3 denti con ululati notturni di sottofondo...porino!
Il mio motorino, un vecchio Sca..abeo (sì Sca..abeo, mi hanno rubato la "r") è rimasto fermo con bloccasterzo inserito sulle ridenti colline fiorentine a chilometri dal mondo civile. Riportato sulla terra e riparato ha cominciato a trasformare le frecce in luci di posizione: niente più destra o sinistra, ma due luci accese fisse, insieme.
E infine, una cosa a cui non avevo, nella mia ingenuità, mai pensato mentre aspettavo Pasquins.
Per andare a lavoro devo mettere la sveglia alle sette. Potrei anche non metterla; Pasquins infatti si sveglia alle sette e ci desta con la sua vocina..ed è la sveglia più bella del mondo.
Il sabato e la domenica però le sette sono come le due di mattina. Io e Mitch, quindi, strisciamo a turno nella stanza di Pasquins, lo prendiamo e lo infiliamo nel lettone sperando in un riposino extra che non arriva mai.
La morale è che non si riesce mai a recuperare con una bella dormita ristoratoria.
In fondo la colpa è nostra: lo sappiamo che per i bambini il sabato e la domenica sono come gli altri giorni, dovremmo quindi andare a letto presto e dimenticare le dizioni "venerdì sera" e "sabato sera"..ma è dura..
insomma ...
è bello ogni tanto lasciarsi andare a qualche coccola sul divano con un dvd da guardare,
è bello chiacchierare a letto prima della buona notte...
è bello sapere che il giorno dopo non si lavora.
Quindi, ogni tanto, non si è cattivi cattivi se si pensa che è un peccato che i bimbi non abbiano, come la sveglia, la modalità week-end.
E soprattutto, non saremo cattivi cattivi quando tra breve, alle sei di mattina, nel silenzio della città e alle luci dell'alba, ci accorgeremo che manca anche un'altra fondamentale funzione: la modalità ora legale...