martedì 11 maggio 2010

Stress post traumatico da nido

Ci sono dei giorni in cui penso di essere la persona meno adatta a fare la mamma.
L'ho pensato quando l'allattamento mi faceva fatica e non dolcezza.
L'ho pensato quando non dormivo mai e mi trascinavo stancamente, sognando una giornata di ferie dal lavoro mammesco.
L'ho pensato quando sono tornata a lavoro e ho sofferto il primo distacco da Pasquins.
Lo penso in questi giorni in cui stiamo affrontanto l'inserimento al nido.
Io spero, un giorno, di rileggere questo post e dirmi sorridendo "erano solo i primi tempi, poi tutto si è sistemato".
Lo spero fortemente perchè questo inserimento mi sta ditruggendo.
Già due settimane fa, al pensiero dell'asilo, ho cominciato a soffrire di insonnia. Non che sia una novità per me: quando sono tesa, mi sveglio alle 5 e mi riaddormento solo alle 7 e la sveglia suona alle 7,15. Ma fare così da 3 settimane mi sta debilitando.
Appena lascio Pasquins al nido devo correre in bagno perchè la mia pancia, evidentemente, somatizza il trauma che è vedere Pasquins che urla in braccio alla tata. E non me ne frega una mazza se dopo due minuti non piange più.....
Le ore che la gente comune definisce "libere", ossia quelle in cui Pasquins è al nido, per me sono una tortura. Per non pensare a Pasquins e quindi non piangere, mi dedico alla casa e allo shopping.
Oggi ho speso l'equivalente della retta mensile del nido per un vestito di Dolce e Gabbana da sfoggiare ai 3 matrimoni a cui sono invitata questa estate...vabbè lo shopping come aiuto psicologico, ma purtroppo penso che, quando Mitch vedrà l'estratto della carta di credito, non servirà a nulla dirgli che era una botta di ossitocina che mi seriva per affrontare l'asilo nido....
Infine Pasquins non sembra proprio abituarsi a questa nuova vita: tutte le volte che vado a prenderlo lo trovo sempre urlante e singhiozzante e ancora non ha mai voluto mangiare nulla, cosa molto strana per uno che divorerebbe anche il tavolino.
Insomma, vedo tutto grigio, anzi nero e non vedo la luce in fondo al tunnel e mi sono rotta le scatole, non ne posso veramente più della fatidica frase "guarda che il bambino lo percepisce"
Eccheppalle: e la mamma è ansiosa "il bambino lo percepisce" e la mamma è stanca "e il bambino lo percepisce" e la mamma è preoccupata "e il bambino lo percepisce".
Non solo sto male, ma devo anche fare finta di nulla.

Quanto vorrei poter realizzare l'idea che ci viene sempre in mente parlando con le amiche: una di noi ha una casa molto grande e con le dovute accortezze il Comune permette di aprire asili nidi domiciliari fornendo anche la maestra.
Quanto sarebbe bello sapere Pasquins a casa con bimbi che conosce e che conosco e in una casa che conosco.
Io poi avevo anche in mente il nome per il nostro nido casalingo. Un nome un po' diverso dai soliti "dolce nido" "bubburubbù" "la paperella felice" e "l'orsetto rosa"; avevo in mente un nome realistico, che potesse veramente rendere l'idea di quello che si apprende all'asilo nido. Avevo pensato di chiamarlo "Asilo nido- la casa dello streptococco"...che ne dite?

3 commenti:

  1. Mi spiace molto che per te sia così dura lasciare il pupetto al nido. Hai provato ad impiegare una parte del tempo che trascorri da sola preparando una sorpresa per il cucciolo? Mentre lui è al nido potresti preparare qualcosa con cui fare un lavoretto di pomeriggio, oppure creare un piccolo regalino da consegnarli quando lo vai a prendere all'asilo, un pupazzetto di stoffa, un animaletto di cartoncino. Spero che presto ti abituerai alla nuova routine. Un abbraccio, Claudia!
    A proposito, bello il nome dell'asilo che vorresti aprire, davvero indovinato!

    RispondiElimina
  2. La mia esperienza è che (rullo di tamburi per la profondità e la saggezza)... "passerà".
    All'inizio anche per noi è stato così - soprattutto per la B. - poi, piano piano, M. ha cominciato ad andare all'asilo sempre più volentieri, a mangiare, a raccontare quello che faceva... e ora siamo tutti più sereni!
    Abbi pazienza e in bocca al lupo.
    A.

    ps: e poi, se ti preoccupi il bambino lo percepisce... ;-)

    RispondiElimina
  3. Davvero non immaginavo che fosse così dura.....
    di solito come "premio" in questi giorni gli porto una schiacciatina che lui adora, anche perchè non mangiando un tubo è decisamente affamato quando lo recupero...

    Vi ringrazio per il sostegno....speriamo di non essere l'eccezione che conferma la regola....

    RispondiElimina