domenica 14 febbraio 2010

Pros and cons

Ringraziando il cielo ho evitato la depressione post-partum.
Però, non ho evitato un’altra forma di malessere: la depressione pre-lavorum.
Si tratta ovviamente di una patologia da me ironicamente coniata e volta a descrivere quel senso di tristezza che ho provato quando sono dovuta tornare a lavoro.
Penso che questa depressione pre-lavorum sia dipesa dal fatto che i mesi di maternità obbligatoria, con qualche aggiunta di facoltativa, sono letteralmente volati.
Complice è stato il fatto di averli trascorsi in un momento bellissimo dell’anno. Infatti, se mai progettaste di avere un bambino, vi consiglio di darci sotto ad agosto, in quanto maggio per far nascere il pargolo è un mese perfetto: le giornate sono lunghe, ma non calde; arriva la bella stagione e si può stare fuori a lungo; ma soprattutto, dopo poco ci sono le vacanze anche per i babbi e quindi la possibilità di farsi aiutare e di riposarsi un minimo in posti rilassanti.
Poi arrivano settembre e ottobre: a Firenze c’è ancora un clima mite ed io, Pasquins e le mamme conosciute al parco ce la siamo proprio spassata. Abbiamo chiacchierato ai giardini, fatto shopping, preso caffè al sole, parlato male dei mariti, sfogate delle suocere e delle fatiche mammesche…
Poi però è arrivato l’autunno e con questo il conto alla rovescia, le code all’inps, le telefonate organizzative al capo, le telefonate alle colleghe concluse con “ci vediamo presto”.......

Era arrivato il momento: il ritorno in ufficio.

Avevo passato gli ultimi due mesi di gravidanza sul divano ad ascoltare i movimenti di Pasquins; i sei mesi successivi, causa allattamento, non mi ero potuta mai allontanare più di tre ore consecutive. Avevo passato le mie giornate sempre col mio bambino, vedevo i suoi enormi progressi ed i miei piccoli passi avanti.
E ora? dovevo cominciare a staccarmi da lui: qualcuno mi avrebbe sostituita per qualche ora, per la passeggiata del mattino, per il pranzo, per il riposino…..e sì, anche gelosia, per ora uscita fuori solo nei confronti di mio marito, faceva capolino nel rapporto con mio figlio e rendeva ancora più difficile il distacco da una vita che mi piaceva molto.

E’ un mese e mezzo che sono tornata a lavoro. Non ho ancora metabolizzato il fatto, ma la nostra vita ha acquisito una certa routine che pare funzionare.

E’ quindi giunto il momento per trovare i lati positivi del rientro in ufficio…perché vanno trovati…vanno assolutamente trovati….

Pertanto ecco la lista dei PROS DEL RIENTRO IN UFFICIO:

- parlare qualche ora con persone alte più di 70 cm, può essere rilassante;
- ricominciare a parlare di diritto ed anche in lingua inglese può essere utile per ricordare che c’è stata tutta una vita, prima dei 30 anni, quasi interamente dedicata allo studio..e ti piaceva;
- dover indossare abiti diversi dalla tuta, doversi truccare un minimo, ti fa ricordare che sei una donna..e che non sei poi così male….;
- avere un lavoro che svolgi alla scrivania ti permette di mettere addirittura le scarpe col tacco…e questo..beh questo è il massimo…. ti fa sentire quasi Carrie di sex and the city che indossa delle Manolo Blahnik;
- prendere il caffè con le colleghe per sparlare dei capi e dei look delle altre colleghe….non ha prezzo…!

E poi???? Dunque dunque, mumble mumble….non dimentico qualcosa?

Ah ovviamente sì…..il PROS PIU’ PROS di tutti è decisamente il mitico 27 del mese!!!!

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